Bari – Minacce con il coltello ai dipendenti di una ditta di slot machine. Tutte riprese dalle telecamere, che hanno permesso di incastrare due pregiudicati. I carabinieri di Gioia del Colle hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Bari, Annachiara Mastrorilli, nei confronti di due uomini di Casamassima, entrambi disoccupati: Giuseppe Castellino Giuseppe, di 47 anni, e Nicola Pagliaruli, di 31.
Le indagini erano partite lo scorso febbraio, dopo la denuncia delle vittime, due dipendenti di una ditta che distribuisce slot-machine. In particolare i due uomini ostentando i loro trascorsi penali e sotto la minaccia di un coltello, offrivano la loro ‘protezione’, richiedendo in cambio il versamento periodico di danaro, senza ottenerlo.
Proprio la visione delle immagini riprese dal sistema di videosorveglianza del locale ha permesso di documentare l’azione criminale e di poter chiaramente distinguere Castellino, prima da solo e poi con Pagliaruli. Il primo, facendosi forza della sua robusta corporatura ha avvicinato due operai di una società che noleggia videogames, mentre all’interno di un bar prelevano l’incasso di alcun apparecchi da intrattenimento.
Dopo averli chiamati in disparte, ha subito fatto capire le sue intenzioni riferendo le testuali frasi: “Sono appena uscito di galera….sto cercando i soldi a tutti!”, per poi dire che i proprietari della società avrebbero dovuto versagli periodicamente una somma di denaro da concordare per non aver alcuna ritorsione, dicendo ad un operaio: “Parla quanto prima con i titolari altrimenti le cose si mettono male!”. A supporto del primo, subito dopo è intervenuto Pagliaruli che ha fatto vedere alle vittime un coltello che nascondeva sotto il giubbotto, dicendo: “Ecco come devo girare io”.
Il tentativo estorsivo non andò a buon fine e l’episodio venne riferito ai militari della stazione dei carabinieri di Casamassima che decisero di approfondire la circostanza. Le successive
indagini condotte dai militari hanno difatti confermato l’accaduto e consentito di raccogliere elementi a carico degli indagati, confluiti negli arresti.
I due sono stati arrestati e sottoposti agli arresti domiciliari; al Castellino è stata inoltre contestata l’aggravante di aver commesso il reato nei tre anni successivi alla data di cessazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale. Le indagini proseguono per accertare eventuali altre estorsioni.