Giovedì 22 settembre, alle ore 21, nella splendida cornice di Villa Vannucchi a San Giorgio a Cremano (via Cavalli di Bronzo – ingresso 7 euro) con il concerto della cantante e attrice maliana Fatoumata Diawara parte Ethnos – Festival internazionale della musica etnica, con undici concerti nei comuni vesuviani in provincia di Napoli con artisti provenienti da tutto il mondo come Aziz Sahmaoui & University Of Gnawa, Kamilya Jubran & Werner Hasler, Mashrou’ Leila e Barcelona Gipsy Balkan Orchestra.
Il festival coinvolge otto comuni, per un percorso di rivalorizzazione del territorio non solo attraverso concerti di grande spessore ma anche attraverso itinerari naturalistici sui sentieri del Parco Nazionale del Vesuvio, visite alle ville vesuviane del 1700, degustazioni di prodotti tipici, convegni, seminari sulle danze popolari e visite guidate ai siti archeologici di Ercolano, Castellammare di Stabia, Boscoreale e ad altri siti di particolare interesse turistico.
Ecco tutti gli appuntamenti:
22 settembre – Fatoumata Diawara (Mali) – Villa Vannucchi, San Giorgio a Cremano;
23 settembre – Aziz Sahmaoui & University of Gnawa (Marocco) – Ex Molini Marzoli, Torre del Greco;
24 settembre – Kamilya Jubran & Werner Hasler (Palestina, Svizzera) – Cimitero delle Fontanelle, Napoli;
25 settembre – Davide Rondoni & Ambrogio Sparagna. – Piazzale Quota 1000, Vesuvio – Ercolano;
Mashrou’Leila (Libano) – Villa Vannucchi, San Giorgio a Cremano;
26 settembre – Barcelona Gipsy Balkan Orchestra (Spagna) – Antiche Terme, Castellammare di Stabia;
27 settembre – Stefano Saletti & Banda Ikona – Parco Pubblico, Boscoreale;
29 settembre – Mieko Miyazaki (Giappone) – Palazzo Criscuolo, Torre Annunziata;
30 settembre – Egschiglen (Mongolia) – Reggia, Portici;
1 ottobre – Peppe Barra – Villa Vannucchi, San Giorgio a Cremano;
2 ottobre – Palenque La Papayera (Colombia) – Villa Vannucchi, San Giorgio a Cremano
L’evento, giunto alla sua XXI edizione, con la direzione artistica di Gigi Di Luca, si svolge nei comuni di San Giorgio a Cremano, Napoli, Ercolano, Torre del Greco, Castellammare di Stabia, Boscoreale, Portici, Torre Annunziata, ed è co-finanziato dalla Regione Campania con il Poc Campania 2014-2020 e dal Comune di san Giorgio a Cremano, ente capofila ed organizzatore finanziato.
Da quest’anno viene istituito il Premio Ethnos per dare un riconoscimento ad artisti e personalità della musica etnica e popolare che abbiano saputo interpretare al meglio lo spirito della tradizione anche attraverso la contaminazione ed il cambiamento sociale. Ad essere premiato, per la prima edizione, sarà Peppe Barra.
Altra novità della XXI Edizione è l’appuntamento “Il Canto del Vulcano”, un format che prevede di anno in anno la partecipazione di musicisti, scrittori, poeti che, con il loro sguardo artistico e creativo, possano cantare Il canto del Vulcano nella particolare cornice del piazzale quota 1000 al Vesuvio. L’edizione 2016 e stata affidata ad Ambrogio Sparagna e al poeta Davide Rondoni.
Ethnos – Festival Internazionale di Musica Etnica, nasce nel 1995 con l’intento di recuperare le arcaiche tradizioni dell’area vesuviana, da allora ha allargato il suo raggio di azione, diventando uno dei maggiori osservatori di musica etnica e uno tra i festival di musica più importanti e attesi d’Italia.
Il festival, con la sua formula itinerante da sempre ha coinvolto contemporaneamente più siti culturali dell’area vesuviana, tra cui le ville vesuviane del Miglio d’Oro, il Parco Nazionale del Vesuvio, i beni culturali della costa del Vesuvio, valorizzandoli ed aprendoli al grande pubblico e garantendo l’allungamento della permanenza media dei flussi turistici sul territorio.
Il Festival, mediante la programmazione di numerose attività tese all’incontro e alla comunione tra i popoli e i diversi linguaggi, durante le quali la musica e l’arte si fondono e diventano strumento per la valorizzazione delle location, si propone di creare un ponte tra la memoria del passato e la visione del futuro, tra la tradizione e la contemporaneità dell’arte con uno sguardo attento alle problematiche delle migrazioni, delle integrazioni e del Mediterraneo.
La manifestazione, consolidatasi e rafforzatasi nel tempo ha abbracciato innumerevoli culture musicali ed etniche, tra gli artisti che si sono esibiti al festival ricordiamo Miriam Makeba, Mercedes Sosa, Inti Illimani, Bombino, Khaled, Dulce Pontes, Buena Vista Social Club, Gilberto Gil, The Cheftains, Rokia Traorè, il premio oscar Sakamoto, Cheikka Remitti, Abdelli, Omar Sosa, il progetto Le Vie della Seta con 30 artisti del centro Asia, e poi popoli Tuareg, Aborigeni, Indiani d’America, Mongoli, artisti Sufi, Gnawa, Israeliani e Palestinesi, provenienti dai piu svariati luoghi della terra ed artisti italiani del calibro di Ivano Fossati, Angelo Branduardi, Teresa De Sio, Capossela, Eugenio Bennato, Enzo Avitabile, Mauro Pagani, Elena Ledda, Tenores di Bitti, Nuova Compagnia di Canto Popolare, confermando così la sua natura di grande evento culturale ed interculturale e garantendo oltre ad una base di pubblico oramai fidelizzato anche una continua affluenza di nuovi visitatori.
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