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Montesarchio (Benevento) – “Io e Domenico dovevamo morire insieme. Mio figlio non sarebbe sopravvissuto senza di me”. Sono le parole che Luigi Piacquadio ha ripetuto più volte, al sostituto procuratore Maria Gabriella Di Lauro e ai carabinieri dopo aver ucciso a coltellate il figlio disabile.
Omicidio volontario, dunque, l’accusa per Luigi Piacquadio, 72 anni, segretario comunale in pensione.