Lady Gaga, acqua e sapone a Londra

di Emma Zampella

Dopo gli eccessi e i travestimenti a cui ci aveva abituato, Lady Gaga si presenta nella sua sobrietà, pronta ad essere se stessa e a mostrarsi nella sua naturale bellezza.

L’occasione per la cantante si è paventata, quando, a 30 anni compiuti, ha lanciato a Londra il suo nuovo singolo accompagnato da una nuova e gran bella immagine di se stessa.

E, lontano dall’idea di voler sviolinare giudizi circa l’estetica e l’esagerazione di una forma che a stento riesce a contenere un ego tanto smisurato, questa Miss Germanotta, forse, piace molto più di quell’esagerazione dei tempi di “Poker Face” o “Alejandro”. “Il trucco per me – ha detto la popstar – era diventato il mio volto. Oggi mi sento bene nella mia pelle, senza nascondere chi sono”.

Il nuovo album uscirà a novembre e vanta la collaborazione di Mark Ronson, principale produttore: “Il primo giorno in studio con Mark ho pianto, ero sopraffatta dall’emozione. E’ un produttore di straordinario talento, mi ha accettato in toto, con le mie tristezze e i miei fallimenti”.

Per la cantante la musica oggi è la cosa più importante, una sorta di terapia contro il dolore: “Ognuno ha dentro di sé delle oscurità, e che ci siano vari livelli di buio. Per esempio, nel mio personaggio in ‘American Horror Story’, c’è moltissima rabbia. La migliore terapia è urlare dentro a un cuscino!”

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