A qualche anno di distanza dall’inizio della sua carriera, partita con la vittoria del talent “Amici”, Moreno lancia il suo terzo album,“Slogan” che esce venerdì 2 settembre.
Un lavoro discografico che, ad oggi, gli permette di affermare: “Non sono un rapper ma un cantante di canzoni rap e non mi vergogno di essere anche un prodotto commerciale”.
Poi parlando del suo nuovo album, Moreno dichiara che si tratta di un progetto che segue “seguiva il filone degli altri due dischi ‘Stecca’ e ‘Incredibile’e poi volevo giocare, come dico nell’intro, sul pregiudizio che c’è sui ragazzi che escono dai talent. Io devo la mia popolarità ad Amici, il talent dei talent, ma volevo anche sottolineare che sono un cantautore. Ed è per questo che il disco esce senza Feat. (solo una canzone con Deborah Iurato, ndr). Io sono sì un prodotto disc grafico, ma anche un cantante e le due cose vanno di pari passo”.
“E’ un album della maturità, in cui ho preso coscienza di ciò che sono e non me ne vergogno”, dice Moreno, che risponde per le rime a chi lo “accusa” di essere un prodotto commerciale: “Io sono un prodotto commerciale, canto per passione, ma devo anche viverci, devo sapermi vendere e non mi interessa chi mi chiama ‘venduto’ e dice che ho abbandonato l’underground. Vivo tutto con consapevolezza e serenamente”.
“Slogan” nasce proprio così, dalla consapevolezza e dalla maturità di chi ha fatto un certo percorso, dal talent (il primo disco) alle collaborazioni vip (il secondo album) per arrivare fino a qui: “Su questo disco mi sono concentrato in particolar modo, dopo Sanremo, per un anno intero proprio per raggiungere l’autenticità. E non m’importa di chi mi dice che sono pop e commerciale. Chi non ha scheletri pop nell’armadio? Siamo in Italia dove, senza toglierne nulla a nessuno, ‘Andiamo a comandare’ fa 100 milioni di visualizzazioni… Il rapper che mi critica e che non fa il talent come partecipante magari ci va come ospite. È coerenza quella? E poi c’è quello che fa la pubblicità in tv. Per non essere commerciali bisognerebbe fare solo concerti con le proprie canzoni e dedicarsi solo a quello. Niente dischi, niente televisione Io ho la coscienza pulita su cosa faccio e come lo faccio, devo lavorare e quindi allargo il mio bacino e scendo al compromesso di scrivere ritornelli pop. Sono orgoglioso di avere un pubblico che spazia dai bambini di 7 anni alle vecchine…”.
In quanto alla tv Moreno ammette di aver ricevuto l’invito per partecipare ad un altro talent, “L’Isola dei famosi” o il “Grande Fratello Vip”, non lo rivela, ma di aver declinato per potersi dedicare al suo disco. La soddisfazione più grande? “Ricevere i complimenti di Massimiliano Dagani (vero nome di Big Fish, ndr) e quelli dei suoi più stretti collaboratori, di colleghi del calibro di Fabri Fibra. Con questo disco mi sono misurato con me stesso con i ritornelli pop, che mi sono trovato e scritto da solo e con dei concetti personali. Non sono più pezzi rap, sono canzoni. E infatti non mi considero un rapper, ma un cantante di musica rap anche se rimarrò sempre un freestyler”.