Pozzuoli, video hard su chat: aperta indagine. Il sospettato: “Mi hanno rubato il cellulare”

di Redazione

La polizia ha trasmesso una prima informativa alla Procura di Napoli sul caso della ragazza di Pozzuoli che non sta andando a scuola dopo la diffusione in chat di un suo video hard.

L’informativa del commissariato di Pozzuoli sarà trasmessa alla sezione della Procura, coordinata dall’aggiunto Fausto Zuccarelli, che si occupa di reati informatici.

Vi sarebbero alcune persone denunciate dalla polizia per violazione della privacy e diffamazione. Ancora nessuna iscrizione nel registro degli indagati.

Dal momento che si tratta di reati compiuti via Internet o Whatsapp, il fascicolo dovrebbe in ogni caso arrivare sulla scrivania del procuratore aggiunto Fausto Zuccarelli, che coordina le indagini sui reati informatici e si occupa infatti anche degli esposti presentati nei mesi scorsi da Tiziana Cantone, la trentunenne di Casalnuovo che si è tolta la vita per non aver più retto alla vergogna.

Il caso era stato sollevato dalla giornalista Selvaggia Lucarelli che, venerdì scorso, sulla sua pagina Facebook, aveva anche rilanciatoil post di un giovane che vive a Varcaturo, il quale, in un’intervista al sito Cronaca flegrea, aveva spiegato di non conoscere né la studentessa né il suo partner nel video, di non averne citato il nome e di essere coperto di insulti a suo giudizio immeritati.

Sempre Cronaca flegrea, intanto, ha dato la notizia che, già prima di questo clamore, l’autore del filmato hard aveva denunciato alla polizia un’intromissione abusiva nel suo cellulare, lo stesso usato per girare il filmato. Secondo la sua versione, dunque, qualcuno al posto suo avrebbe diffuso le immagini tramite Whatsapp.

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