Primo caso di Dengue, malattia tropicale: attivata profilassi

di Stefania Arpaia

Bologna – Paura a Bologna dove è stato registrato il primo caso di Dengue, malattia infettiva tropicale trasmessa solitamente dalle zanzare.

La notizia è stata diffusa dal comune che ha parlato del primo caso importato di febbre da Dengue. Si tratta di una persona rientrata da zone tropicali, dove la Dengue è endemica. Il malato ha contratto la malattia proprio con una puntura di zanzara infetta. Al ritorno in Italia ha presentato i tipici sintomi: febbre alta e dolori muscolari.

Normalmente, rassicurano i medici, la malattia ha un decorso benigno con una fase acuta che dura circa una settimana, mentre possono rimanere dolori articolari per alcuni mesi. La terapia è di tipo sintomatico e serve soprattutto a ridurre il dolore.

Attivate le procedure di profilassi per evitare ulteriori contagi. Fonti locali hanno informato che è in corso la disinfestazione, come da specifico protocollo regionale, nell’area circostante la casa della persona colpita, a Bologna, per prevenire l’insorgenza di eventuali casi secondari.

La zona di trattamento in questione è circoscritta tra via Paolo Bovi Campeggi, via Pellegrino Rossi, via Francesco Zanardi, via Luigi Tanari, via Pietro Inviti.

“Tali situazioni di criticità non possono che confermare la particolare attenzione del Comune sul tema della lotta alla zanzara tigre: i trattamenti periodici di prevenzione al fine di evitare il proliferare della zanzara sono obbligatori per tutti i proprietari o conduttori di aree e terreni ai sensi dell’art.148 del vigente Regolamento Comunale di Igiene nel periodo aprile- ottobre e, nel caso di aree pubbliche sono eseguiti a cura dell’amministrazione comunale – hanno fatto sapere dal comune bolognese – indispensabile che i soggetti privati provvedano a trattare con specifici prodotti larvicidi i pozzetti e i tombini di raccolta delle acque piovane, eliminino l’acqua dai sottovasi e non vengano lasciati secchi o contenitori con l’apertura rivolta verso l’alto, evitando in questo modo il ristagni idrici che possono essere oggetto di sviluppo larvale della zanzara tigre”.

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