Renzi inaugura la “sua” scuola a San Tammaro, poi visita a Carditello

di Redazione

Caserta – Matteo Renzi è tornato lunedì nel Casertano per inaugurare la scuola primaria “De Amicis” di San Tammaro, costola dell’istituto comprensivo “Rita Levi Montalcini” di Santa Maria Capua Vetere.

I piccoli alunni lo hanno accolto con palloncini dorati, intonando l’inno di Mameli per il taglio del nastro della “scuola di Matteo”, come la chiama il sindaco Emiddio Cimmino, che spiega emozionato: “Il patto di stabilità ci tarpava le ali, poi è arrivato Renzi al governo e ha escluso dal Patto le spese per l’edilizia scolastica, così siamo riusciti a completare i lavori e a dare ai nostri figli un istituto all’avanguardia”.

Il tema della scuola investe il futuro del Paese, come ha rimarcato il premier: “L’Italia riparte se riparte la scuola. Non c’è nessun Pil che misuri la qualità della scuola, su cui noi stiamo investendo molto e andiamo avanti. Alcune cose piacciono, altre meno, ma amen. Noi cerchiamo di aprirci al dialogo con tutti”.

Il capo del governo si è rivolto direttamente ai ragazzi di San Tammaro: “Trattate bene questa scuola nuova, perché è vostra, l’hanno pagata i vostri genitori con le tasse, questo è il senso del bene comune”.

Una Pigotta dell’Unicef e il gagliardetto del Comune in regalo, poi via verso il gioiello borbonico di Carditello, dove ad attendere Renzi c’erano il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, il neo presidente della Fondazione Real Sito di Carditello, Luigi Nicolais, il direttore della Reggia di Caserta, Mauro Felicori, e il sovrintendente di Caserta e Benevento Buonomo.

“Dovete andare avanti nel recupero della Reggia di Carditello. Lo Stato è con voi, i fondi per ristrutturarla ci sono. Sta a voi decidere come utilizzarla. Tanta bellezza deve diventare produttiva”, ha sottolineato il premier nel corso della visita.

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