Il Direttorio dovrebbe rassegnare in blocco le proprie dimissioni per non aver saputo gestire il Movimento 5 Stelle” dopo le vicende che hanno interessato la giunta di Virginia Raggi in Campidoglio. Lo ha detto il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti. Intanto, è in corso al gruppo M5s della Camera una riunione di direttorio e minidirettorio, ma senza Virginia Raggi e Luigi Di Maio. I vertici del Movimento spingono per le dimissioni della Muraro.
Commentando così quella che definisce “la nuova tegola caduta sul M5s”, Pizzarotti si autodefinisce “sospeso dal movimento e da mesi ormai in attesa di verdetto”.
“Nei due anni in cui il Direttorio gestisce il M5s – continua – sono stati scaricati due sindaci, di Gela e di Quarto, un terzo è stato sospeso oltre 100 giorni fa senza che esistesse una regola per farlo, ora vi è il caos a Roma, con un rimpallo di accuse tra chi dice di aver avvisato il Direttorio e chi invece sostiene di non sapere nulla dell’indagine in corso nei confronti dell’assessore Muraro. Tutto questo è stato causato da una grave mancanza di regole chiare a tutti. Da due anni chiedo una maggiore organizzazione e regole certe, condivise da tutti gli eletti portavoce attraverso un incontro pubblico, un meetup nazionale”.
“Invece – aggiunge – si legge sempre più spesso di incontri a porte chiuse e decisioni prese dall’alto. Ho sempre sostenuto che le correnti interne, che esistono anche nel movimento, o vengono palesate oppure si rischia di rimanerne schiacciati. Alla luce di tutto questo, l’Italia non si governa con due clic in rete e con decisioni calate dall’alto e a porte chiuse. Serve incontrarsi, parlarsi, organizzarsi, anche litigare e discutere. Ma serve farlo a livello nazionale e con la partecipazione di tutti”.
Intanto, è stata indetta al gruppo M5S della Camera una riunione di direttorio e minidirettorio dopo le vicende che vedono coinvolto il Campidoglio e in particolare la assessora Paola Muraro. A quanto si apprende non sono al completo e non sono presenti Virginia Raggi e Luigi Di Maio. Lunedì l’assessora ha ammesso di avere saputo a luglio di essere indagata e Raggi ha detto di esserne stata informata nella seconda metà del mese quindi dopo l’insediamento della giunta.
Il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, ha comunicato alla redazione del programma “Politics” la decisione di rinunciare alla partecipazione alla prima puntata, in onda martedì sera.
Intanto i vertici del Movimento, come riporta Il Fatto Quotidiano, stanno facendo sempre più pressioni per le dimissioni di Paola Muraro, rea di aver nascosto per due mesi di essere stata iscritta nel registro degli indagati dalla Procura di Roma. Anche Virginia Raggi è chiamata a una prova di chiarezza sul perché ha ritenuto opportuno avvisare solo il minidirettorio dell’indagine a carico dell’assessore all’Ambiente.
Muraro consegna a commissione Ecomafie dossier da mille pagine – Un faldone di circa un migliaio di pagine con report, documenti e mail. E’ il dossier che l’assessore Muraro ha consegnato in commissione Ecomafie al termine della sua audizione. Si tratta di materiale che sarà visionato dalla Procura che indaga sul business dello smaltimento dei rifiuti nella Capitale. La Muraro, per 12 anni consulente, avrebbe fornito la documentazione per gli anni tra il 2013 e il 2015.