Roma – Sono circa le 15 del 18 settembre scorso quando Maurizio Di Francescantonio viene aggredito in un vagone della metropolitana della linea B di Roma.
Le immagini del pestaggio sono contenute in un video choc in possesso del fotografo Rino Barillari. Maurizio compare davanti alle telecamere insieme con la madre: si allontana probabilmente per chiedere ai suoi futuri aggressori di smettere di fumare.
Poi torna vicino alla donna. Madre e figlio si trovano vicino alle porte. Qualche istante dopo, alla fermata della stazione Bologna, gli aggressori scendono dal treno e rientrano dalle porte del vagone dove si trova Maurizio.
Maurizio si sporge, c’è un primo contatto, forse una spinta. Un giovane, canotta nera e cappellino, entra nel vagone. La madre di Maurizio lo spintona per difendere il figlio ma finisce a terra. Maurizio sferra un calcio al giovane.
A quel punto comincia il massacro: il giovane aiutato da un complice colpisce ripetutamente a calci e pugni il 37enne a terra. La madre di Maurizio da terra cerca di difenderlo ancora ma il giovane sferra un calcio anche a lei, poi scende dal vagone.
Durante l’aggressione la metropolitana poco a poco si svuota: nessuno interviene e nessuno aiuta Maurizio e sua madre a rialzarsi.
La polizia ha subìto arrestato Luigi Riccitiello e Antonio Senneca. Poi è stata la volta di Gennaro Riccitiello, 22 anni, preso a Napoli e rinchiuso in carcere, accusato di tentato omicidio, così come gli altri due.