Sì a referendum anti-frontalieri: in crisi rapporti Svizzera-Italia

di Stefania Arpaia

Berna – Gli elettori del Cantone svizzero hanno approvato a larga maggioranza l’iniziativa popolare ‘Prima i nostri’ per frenare il flusso degli oltre 60mila frontalieri italiani che ogni giorno attraversano il confine per recarsi a lavorare in Ticino.

E’ già polemica in seguito alla decisione della Svizzera, mentre gli italiani sono sul piede di guerra. Intanto, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha annunciato le possibili conseguenze nei rapporti tra l’Ue e la Svizzera senza il rispetto della libera circolazione.

Il referendum è stato approvato con oltre il 58% di voti favorevoli. Il testo, promosso dal partito di destra Udc e sostenuto dalla Lega dei Ticinesi, intende ancorare nella Costituzione ticinese la “preferenza indigena” al momento dell’assunzione e chiede alle autorità del Cantone di garantire che sul mercato del lavoro ticinese “venga privilegiato a pari qualifiche professionali chi vive sul suo territorio”.

“I ticinesi – ha dichiarato il presidente della sezione ticinese dell’Udc Piero Marchesi citato dalla Radio svizzera italiana – non vogliono farsi intimorire dall’Unione europea”.

“Verrà costituito un gruppo di lavoro per elaborare un testo di legge che applichi il nuovo articolo costituzionale”, ha fatto sapere il Consiglio di Stato ticinese.

Prima di essere resa effettiva, la modifica costituzionale approvata in Ticino dovrà essere avallata dall’Assemblea federale di Berna, a cui spetta valutare la sua conformità al diritto nazionale.  

Immediate le reazioni in Italia ed in particolare in Lombardia. Il presidente della Regione, Roberto Maroni, ha annunciato che a partire da domani la Regione “predisporrà le adeguate contromisure per difendere i diritti dei nostri concittadini lavoratori”.

L’europarlamentare di Forza Italia Lara Comi ha invece annunciato di aver scritto alla commissaria Ue Marianne Thyssem per chiedere di “poter avviare urgentemente la sospensione di tutti gli accordi ad oggi in essere tra Svizzera ed Europa”.

Gentiloni: “Il referendum anti-frontalieri non ha per ora effetti pratici, ma senza la libera circolazione delle persone i rapporti tra la Svizzera e l’Ue sono a rischio”.

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