Kim Rossi Stuart arriva a Venezia: a dieci anni di distanza da “Anche libero va bene”, il regista presenta sul palco della 73esima Mostra del Cinema il suo nuovo progetto, “Tommaso”, pellicola scritta, diretta ed interpretata.
Protagonista un uomo tra ossessioni sessuali, timidezze e fragilità. Sul suo ruolo mette le mani avanti: “Non è un film autobiografico, inteso come ritratto memorialistico, è piuttosto autobiografico perché frutto come accade sempre di un percorso introspettivo”.
L’attore romano ha messo molto di sé nel film: “Ho scandagliato me stesso. Questo film è un ludico invito all’introspezione, all’autocoscienza, alla consapevolezza dell’essere umano”. “Nella mia megalomania – scherza – penso di aver fatto un film originale e con un nuovo genere: il genere autoreferenziale autocritico”.
Il film, che arriverà nelle sale il prossimo 8 ottobre, è idealmente il sequel di “Anche libero va bene”, primo film del 2006 da regista di Kim Rossi Stuart. Allora Tommaso era bambino, oggi invece è diventato adulto. Il protagonista si fa lasciare dalla compagna Chiara e pensa di iniziare una nuova vita libera e piena di avventure. Fa l’attore, è giovane e bello, ma si rende presto conto che le sue storie finiscono sempre nello stesso modo, tra molte paure. Finché non si ritrova solo. E deve capire cosa c’è che non va nel suo passato.
“Ho cercato dentro me stesso per questa storia ma certo Tommaso non sono io o perlomeno non del tutto. Guardarsi dentro e mettersi a nudo è la cosa più saggia e matura che può fare un uomo e anche una risposta alle tante cose negative che ci fanno vivere in una dimensione di apparenza e finto benessere con se stessi e con gli altri”, spiega l’attore.
Con lui, sul red carpet una incontenibile Ilaria Spada con cui si lancia in passionali scambi d’amore.