La responsabilità del ritardato inizio della mensa scolastica non è dell’amministrazione in carica ma conseguenza della mancata attivazione, in tempo utile, dell’iter burocratico necessario per effettuare la gara per l’affidamento del servizio per i prossimi tre anni, essendo scaduto l’affidamento precedente.
Una gara che doveva essere effettuata, per legge, dalla Stazione Unica Appaltante essendo di un importo superiore ai 2 milioni di euro, quindi ben più alto dei 40 mila euro che consentono l’affidamento tramite gara effettuata dal Comune.
L’amministrazione De Cristofaro, già 4 giorni dopo l’ufficializzazione della nomina del sindaco, avvenuta il 25 giugno, si è preoccupata di avviare l’iter per trasmettere gli atti necessari alla Stazione Unica Appaltante che solo il 12 settembre ha effettuato la pubblicazione del bando di gara in scadenza il prossimo 21 ottobre. Tre giorni dopo, il 24 ottobre, si avrà l’apertura delle buste e l’affidamento della servizio, così – salvo ricorsi – il problema sarà risolto.
Questo, in sintesi quanto, riferito in conferenza stampa dal primo cittadino e dal vicesindaco e assessore alla Pubblica istruzione, Federica Turco, che hanno illustrato con dovizia di particolari tutte le fasi dell’accidentato percorso e tutte le alternative prese in considerazione per cercare di garantire il servizio mensa fino all’apertura dell’anno scolastico.