L’Aversa Normanna non ci sta ad essere considerata debitrice del Comune per il mancato pagamento dei consumi elettrici dello stadio ‘Bisceglia’ dal 2009 ad oggi e, pur accettando la decisione del dirigente dell’area servizi al cittadino a lasciare la struttura a partire dal 26 ottobre, avvia un’azione legale per vedersi riconosciuto il diritto a riscuotere somme anticipate nella gestione dello stadio che sarebbero state a carico dell’Ente Locale.
Dopo aver sottolineato, in un “Atto di significazione” indirizzato al sindaco, all’assessore allo sport, al dirigente dell’area servizi al cittadino ed al presidente della Commissione Controllo e Garanzia che “Nel corso degli otto anni trascorsi non vi è stata alcuna contestazione da parte dell’Ente”, Fabrizio Perla, legale della società sportiva, in merito alla questione del mancato pagamento dell’energia elettrica ricorda che questo “ha costituito una compensazione integrativa del contratto, circostanza espressamente invocata senza contestazione, nel 2014”.
Aggiungendo che tale compensazione, era legata a “maggiori oneri sostenuti dalla società in ordine ai quali si è verificata una tacita ma intenzionale compensazione -integrativa della convenzione- consolidatasi nel tempo, risultando del tutto inverosimile potersi credere o anche solo immaginare che l’Ente abbia bimestralmente pagato bollette elettriche, per ben otto anni, involontariamente o, peggio, senza accorgersene e/o comunque se non lo avesse voluto”.
Dopo aver indicato alcuni degli interventi, non previsti né dovuti, secondo convenzione, che sarebbero stati a carico dell’Ente, effettuati, di fatto, dalla società sportiva a spese della stessa, alleggerendo così il carico economico comunale, riservandosi ogni azione legale a tutela del diritto dell’Aversa Normanna, Perla chiede che venga concesso alla società il tempo necessario ad effettuare l’inventario e la rimozione di tutto quanto di proprietà presente nella struttura, sottolineando che in conseguenza della revoca della convenzione la società sarà costretta lasciare la città di Aversa, delocalizzando in altro comune la scuola calcio giovanile e a disputare fuori Aversa le partite casalinghe.
Una circostanza che potrebbe preludere la scomparsa della squadra di calcio cittadina. Naturalmente questo costringerà il rappresentante dell’Aversa Normanna a declinare l’invito partecipare alla seduta di giovedì 27 ottobre della Commissione Consiliare Controllo e Garanzia finalizzato a far luce sulla vicenda.