Aversa – Il servizio di parcheggio a pagamento era praticamente “a cinque stelle”. Gli automobilisti lasciavano ai parcheggiatori, due aversani di 25 e 30 anni, anche le chiavi delle vetture, quasi tutte di grossa cilindrata, da parcheggiare e spostare alla bisogna.
Unico neo è rappresentato dalla circostanza che i due volenterosi e servizievoli parcheggiatori erano abusivi. Due padri di famiglia che, per sbarcare il lunario, si erano inventati questo mestiere molto in voga tra le province di Napoli e Caserta, soprattutto ad Aversa, dove lo scemare dei controlli relativamente alla sosta a pagamento, quella nelle “strisce blu” per intenderci, ha lasciato ampio spazio di manovra agli abusivi che, sempre più spesso, ricorrono anche a minacce per ricevere il corrispettivo del servizio.
A lasciare sconcertati anche il luogo scelto dai due volenterosi parcheggiatori: lo slargo antistante l’ingresso del Tribunale di Napoli Nord. Ad affidare loro le chiavi delle preziose automobili numerosi avvocati che non intendevano perdere tempo per parcheggiare e che, successivamente, lasciavano diversi euro di mancia per il servizio reso.
A portare allo scoperto e a porre fine a questo servizio “extra lusso” gli agenti del commissariato di polizia di Aversa, coordinati dal dirigente Paolo Iodice, che hanno proceduto al fermo e alla successiva denunzia dei due parcheggiatori abusivi mentre è ancora al vaglio della magistratura la posizione degli avvocati le chiavi delle cui autovetture sono state trovate in possesso dei due.