Aversa, “pioggia” nella scuola di Via Giotto: parla l’assessore Ronza

di Antonio Arduino

Aversa – L’amministrazione comunale non ignorava il problema esistente nel plesso di via Giotto dell’istituto scolastico comprensivo “Cimarosa”. Tant’è che, prima della segnalazione fatta dai media dagli esponenti dell’opposizione, l’assessore ai Lavori pubblici, Michele Ronza, e il consigliere Francesco Di Virgilio, componente della Commissione Ambiente, avevano già effettuato un sopralluogo per rendersi conto dell’entità del problema che riguarda tre aule del primo piano infiltrate dell’acqua piovana. Al punto che gli studenti occupanti quella in cui non solo sono presenti macchie al soffitto, ma addirittura cade la pioggia, sono stati costretti ad essere trasferiti nell’aula multimediale.

“Il problema andrebbe affrontato in maniera drastica, rifacendo la copertura dell’edificio che presenta molte carenze per essersi danneggiata nel corso degli anni”. Ad affermarlo è l’assessore Ronza, assicurando che comunque sarà effettuato un intervento per risolverlo almeno temporaneamente, in attesa della soluzione definitiva legata al rifacimento della copertura. Un’opera che richiede tempo e denaro.

“Chiederemo alla ditta vincitrice della gara per la manutenzione dell’istituto Cimarosa di provvedere a rimediare all’inconveniente in modo da avere il tempo necessario a provvedere in maniera definitiva programmando il rifacimento della copertura del prefabbricato”, fa sapere Ronza.

“Precisando di non avere intenzione di fare polemica con la minoranza – aggiunge l’assessore – i lavori di manutenzione delle scuole comunali non sono ancora iniziati perché le procedure di gara non sono ancora concluse, contrariamente a quanto affermato dalla minoranza”. “Questo – spiega – per gli intoppi burocratici che si presentano ad ogni gara, ritardando la partenza delle opere”.

“Nel caso dell’istituto Cimarosa va detto – sottolinea Ronza – che a mettere i bastoni fra le ruote è stata la normativa in vigore che, nel caso in cui le ditte partecipanti siano meno di dieci, impone di assegnare l’appalto con il sistema del massimo ribasso”. “Nel caso dell’istituto Cimarosa le ditte partecipanti – spiega – erano tre ed una di queste ha proposto un ribasso superiore al 40 per cento. Un’ offerta considerata anomala e, per garantire la qualità del lavoro, la legge impone di chiedere una documentazione chiarificatrice del come viene fuori il ribasso. Di conseguenza i tempi di affidamento si allungano”.

“A gara conclusa – ripete l’assessore – chiederemo alla ditta vincitrice di mettere, per così dire, una toppa per risolvere il problema della scuola di via Giotto”. “Ma sarà solo un intervento temporaneo”, conclude.

Un intervento che non viene effettuato per la prima volta, perché è bastato chiedere a Cecilia Amodio, dirigente scolastico dell’istituto Cimarosa, per apprendere che di toppe messe per risolvere il problema della pioggia infiltrantesi nelle aule del primo piano ne sono state messe tante. “Ho segnalato il problema delle infiltrazioni più volte all’amministrazione, che è sempre intervenuta. Ovviamente ogni volta siamo stati costretti ad usare l’aula multimediale per ospitare gli alunni”, dice la dirigente, da poco in congedo, ricordando che il prefabbricato di via Giotto nato per risolvere l’emergenza dei doppi turni, utilizzando appositi fondi della legge Falcucci, era garantito per venti anni.

Un tempo sufficiente a realizzare una scuola elementare definitiva nell’area standard di via Guido Rossa cosicché i tre plessi fossero tutti nella medesima zona. Il progetto c’era ma, a quanto pare, è stato dimenticato, come anche la presenza delle infiltrazioni nelle aule al primo piano che si presenta con cadenza annuale, dando spazio a polemiche politiche definibili strumentali dal momento che si segnala il problema senza proporne la soluzione definitiva.

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