Carinaro – Eravamo andati al convegno su ‘Ambiente e Territorio’, organizzato dall’amministrazione comunale per il 27 settembre scorso, con il cuore aperto alla speranza che finalmente, dopo oltre due anni di assoluto silenzio imposto dall’amministrazione, i problemi del paese venissero messi al centro del dibattito pubblico.
Oltretutto, avevamo incalzato l’assessore De Chiara a discutere di questi temi, sollecitati tra l’altro dalla vicenda Ecotransider la cui drammaticità si rispecchia tutta nella straordinaria partecipazione popolare registrata alla manifestazione del 26 settembre.
Dal titolo dei temi che i relatori avrebbero trattato, si intuiva una finalità ancora più ambiziosa assegnata al convegno e cioè quella di voler offrire una proposta dell’amministrazione sul futuro destino del nostro territorio industriale, soprattutto alla luce della precarietà ambientale rappresentata nella relazione della professoressa Mastellone e tenuto conto dello storico desiderio dell’Asi di ottenere nuovi terreni di Carinaro da inserire nel nuovo Piano regolatore del Consorzio.
Il convegno, alla prova dei fatti, è stato invece un vero fallimento, soltanto un’occasione per fare un po’ di pubblicità all’amministrazione che l’aveva organizzato! Il paese, quello vero, era assente; l’amministrazione costretta a schierare impiegati ed Lsu pur di riempire la sala.
Le relazioni, eccetto qualcuna, povere nei contenuti; completa assenza di una proposta che facesse capire cosa l’amministrazione intendesse fare nei confronti delle industrie insalubri del territorio di Carinaro nel quale, secondo la relazione Mastellone, sono state trovate tracce di sostanze altamente cancerogene.
Dall’amministrazione non una parola sul passato, sul presente e tantomeno sul futuro. Ci saremmo aspettati l’annuncio di provvedimenti straordinari, come quelli presi dal sindaco di Gricignano, o quantomeno provvedimenti che impedissero l’aggravarsi della situazione. Niente di tutto ciò, dall’amministrazione comunale non una sola parola! Schierata al gran completo, ha preferito restare avvolta in un velo di silenzio inspiegabile, assurdo ed imbarazzante.
La presidente dell’Asi si è limitata ad enunciare le poche attività di ordinaria amministrazione fatte dall’Asi, guardandosi bene dal tracciare le linee strategiche delle future scelte industriali sul nostro territorio, compatibili con la precaria situazione ambientale in atto.
Solo ‘Terra Nostra’ ha avuto il coraggio di prendere la parola, a mala pena concessa tra la insofferenza di alcuni consiglieri di maggioranza, visto non era stato previsto neppure il dibattito a conclusione delle relazioni.
A fronte della precarietà ambientale rappresentata dalla professoressa Mastellone, abbiamo chiesto all’Amministrazione tre cose: che l’amministrazione adotti nell’immediato atti deliberativi che evitino l’aggravarsi della situazione ambientale; che, nel frattempo, l’amministrazione si faccia promotrice di una iniziativa tendente ad ottenere dalla Regione modifiche legislative che permettano al sindaco ed al Consiglio comunale di bloccare a tempo indeterminato l’insediamento di nuove iniziative industriali insalubri nelle aree di crisi ambientale come la nostra; che l’Asi prenda l’impegno formale ad assegnare i suoli solo ad aziende che producono in maniera sostenibile dal punto di vista ambientale e che portino benefici economici al nostro territorio.
Stante il totale silenzio del sindaco su queste nostre proposte e la fretta a concludere un convegno ormai deserto di relatori, queste stesse richieste ‘Terra Nostra’ le ha avanzate in occasione dell’audizione avanti alla Commissione Ambiente della Regione il 29 settembre scorso, dove l’amministrazione di Carinaro, benché invitata, era come al solito assente. Queste cose avremo preferito ascoltarle da chi ci governa.
L’associazione “Terra Nostra” – Carinaro