Pure aprendo alla possibilità di un consiglio comunale aperto, non usa perifrasi il sindaco di Sant’Arpino, Giuseppe Dell’Aversana, per replicare alle ultime affermazioni delle opposizioni. “Ora parlano, ma quando potevano agire non lo hanno fatto”.
Partendo dai ruoli suppletivi il primo cittadino rimarca come “oggi la minoranza chiede di inviare i suppletivi per ogni singolo anno, dimenticando che potevano benissimo farlo già loro ed invece non hanno fatto. Nell’anno 2013, l’amministrazione del tempo, composta da quanti oggi pontificano, ha speso 444.357 euro in più del previsto e dovette approvare un ruolo suppletivo da far pagare a noi cittadini in due rate con scadenza marzo e maggio 2015. Questi personaggi, però, non mandarono il ruolo quell’anno. Per i rifiuti dell’anno 2014 hanno speso 290.597 euro in più del previsto e quindi hanno approvato un nuovo ruolo suppletivo da pagare in due rate marzo e maggio 2016. Questi signori ci ripensarono e non inviarono nemmeno questo singolo ruolo. Per i rifiuti del 2015 hanno, poi, speso 165.000 euro in più e per questo inserirono nel bilancio 2016 un ruolo suppletivo da inviare”.
“Evidentemente – prosegue Dell’Aversana – si sono vergognati di mandare questi ruoli e li hanno lasciati a noi, che al posto delle loro due rate ne abbiamo previsto cinque, non applicando nemmeno la maggiorazione del 30% sui ruoli ordinari a tutela di indigenti e commercianti che sono stati da loro massacrati. Chi oggi ha pure il coraggio di parlare ci ha lasciato una cassa senza liquidità, nonostante il prestito di 15 milioni di euro ricevuto dalla cassa depositi e prestiti, e l’enorme anticipo di cassa fatto dal tesoriere come sostiene quest’ultimo, con relativi interessi stratosferici. Questi signori si hanno lasciato in eredità una Multiservizi strapiena di debiti. I crediti, non ancora certificati, la Ecoatellana li ha solo con il comune che a sua volta non ha i soldi per pagarla. Su questo tema e su altri siamo pronti a tutti i confronti possibili, nel rispetto dei ruoli e delle responsabilità ma soprattutto nel rispetto della verità”.
Ma le brutte notizie non sono finite qui. Dell’Aversana annuncia che “nel frattempo la settimana scorsa, da Acqua Campania, abbiamo ricevuto un decreto ingiuntivo di un milione di euro, a causa di undebito del comune di Sant’Arpino di 600.220,456 Euro per l’anno 2014 e di 405.735,774 Euro per l’anno 2015. In altre parole negli anni 2014 e 2015 la fornitura di acqua potabile non è stata pagata dal comune alla Regione Campania. Sempre tali personaggi ci hanno lasciato un debito di oltre un milione con la Gisec s.p.a. società della Provincia di Caserta che gestisce la discarica provinciale, alla quale precisamente dobbiamo 1.042.523,98 euro per mancati pagamenti fatture degli anni 2014, 2015 e 2016. Alla ditta che si occupa del trasporto rifiuti,la Go Service, il comune deve 540.645 euro per saldo fatture dal 2013 ad oggi. Non abbiamo soldi in cassa per pagare transazioni da loro sottoscritte per centinaia di migliaia di euro. Il tesoriere ha bloccato pagamenti per oltre un milione di euro sin dal marzo 2016, che non possono essere onorati per mancanza di liquidità di cassa. In tutto questo, abbiamo scoperto che il bilancio da loro redatto, presenta una mancata entrata di oltre un milione di euro, cosa che ci porta a fare tagli sui capitoli di spesa di pari importo. Un caos amministrativo e contabile immenso, senza pari nella provincia di Caserta, ed in questa marea di debiti un uragano ha devastato il cimitero comunale con un’ altra marea di danni e di spese”.
A questo punto a Dell’Aversana non resta che trarre l’amare conclusione. “Solo Sant’Elpidio, – dice – potrà aiutarci in questa missione impossibile. A Lui ci affidiamo”.