Napoli – Mesi di sit-in, proteste, manifestazioni davanti le sedi di Comune, Regione e Prefettura non sono bastati per salvare il lavoro dei dipendenti di Almaviva Contact.
Eppure, dopo l’accordo trovato lo scorso 21 marzo da azienda, sindacati e Mise, sembrava scongiurato il licenziamento nelle sedi di Roma e Napoli. Invece, a distanza di mesi, la situazione è tornata nuovamente al punto di partenza.
L’azienda ha convocato oggi i sindacati per comunicare l’apertura di una nuova “procedura di riduzione del personale, all’interno di un nuovo piano di riorganizzazione aziendale”.
All’interno di questa procedura è prevista la chiusura dei siti produttivi di Roma e Napoli e una riduzione di 2.511 unità, 845 solo nello stabilimento campano.
L’unica speranza è appesa ai 75 giorni di trattativa prevista per legge prima che i licenziamenti possano scattare definitivamente. Disperazione e rabbia nelle parole dei lavoratori della sede di Napoli.