“Mi dispiace sentire che più di qualche profugo si salva. Questa invasione è la peste del terzo millennio, con la differenza che la malattia è stata sconfitta, questa ce la terremo ad infinitum”. “Un altro salvataggio ma non potevate lasciarli morire…”. Sono alcune delle “frasi shock” entrate in Parlamento con un’interrogazione finita sul tavolo del ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini.
A scrivere quelle frasi un’insegnante d’inglese al Liceo Marco Polo di Venezia, Fiorenza Pontini, 59 anni, finita nella bufera per xenofobia contro i migranti e ingiurie contro la presidente della Camera, Laura Boldrini.
Il caso è scoppiato quando i nuovi allievi sono andati a curiosare nella bacheca social della professoressa (la pagina ora è chiusa): gli onorevoli Giulio Marcon e Celeste Costantino di Sinistra Italiana hanno portato in Aula la vicenda, che sarà all’ordine del giorno anche del consiglio d’istituto.
La docente veneziana su Facebook, in un profilo pubblico rimosso dopo lo scandalo, non esitava a dichiararsi “fascista” e attaccava tutti: dal presidente del Consiglio, Renzi, alla Boldrini, fino al sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro.
Ma proprio sui profughi, per i due deputati della Sinistra italiana, ha superato ogni il limite, con i seguenti post comparsi durante l’estate: “Bisogna eliminare anche i bambini dei musulmani tanto sono tutti futuri delinquenti”; “Speriamo che affoghino tutti che non se ne salvi nessuno”; “Bruciateli tutti, ammazzateli tutti”.
