Milano – Quattordici arresti sono stati eseguiti, lunedì mattina, dalle fiamme gialle di Milano che hanno visto impiegati nell’operazione oltre 100 finanzieri.
Gli arresti sono stati disposti nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Dda di Milano, con al centro l’acquisizione di subappalti di opere pubbliche in Lombardia. La presunta associazione per delinquere sarebbe stata formata da “imprenditori bergamaschi e calabresi aventi contiguità ad un contesto criminale di ‘ndrangheta”. Gli imprenditori coinvolti, hanno informato i militari, utilizzavano diverse società operanti nel settore dell’edilizia, anche intestate a prestanome e apparentemente prive di legami tra loro.
Il blitz dell’operazione “Underground” ha permesso il fermo di Davide Lonardoni, 45 anni, di Varese, dirigente di NordIng, società del gruppo Ferrovie Nord Milano. In totale sono 11 le persone finite in carcere, mentre 3 sono agli arresti domiciliari.
Il reato contestato è di associazione per delinquere finalizzato alla corruzione, in particolare “la corruzione era diretta all’acquisizione di subappalti di opere pubbliche realizzate in Lombardia”. Contestati anche reati di natura fiscale, per presunta “utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti, indebite compensazioni, la truffa ai danni dello Stato, la bancarotta fraudolenta, l’intestazione fittizia di beni e complessi societari e l’illecita concorrenza realizzata attraverso minaccia e violenza”.
Le indagini hanno permesso di evidenziare il pagamento di tangenti in cambio dell’ottenimento di appalti. Tra le commesse, anche quella relativa alla linea ferroviaria che collega il terminal 1 al terminal 2 di Malpensa.