Se non si dice ciò che vuole “il padrone” la stampa deve tacere. Per questo motivo esistono i “comunicati”, di cui tanto si fa uso ad ogni livello. Sono la verità di una parte che non vuole avere confronti.
Così accade che chi prova solo a segnalare eventuali diversità tra quello che viene raccontato nei comunicati, che amo definire “verbali di condominio”, e i fatti toccati con mano è ostacolato o etichettato come “rompip…”.
E’ quanto capita agli inviati dei tanti programmi televisivi che provano a raccontare agli italiani quello che non viene detto e che non dovrebbe restare nascosto. Insomma, si prova a mettere il bavaglio alla stampa.
Ma c’è chi dice ‘No’. L’esempio è quello che vi mostriamo nel servizio di Luca Abete, l’inviato di Striscia la Notizia bloccato con violenza e addirittura fermato dalla polizia durante la visita del ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, ad Avellino. Immagini concesse per la diffusione proprio dallo staff dell’inviato del tg satirico, montato eliminando nomi e volti che la trasmissione di Ricci ha comunque mostrato.