Mattinata (Foggia) – Mattinata (Foggia) – I carabinieri di Mattinata hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto, per concorso in tentato omicidio, due fratelli di Mattinata, Marco Vaira, 18 anni, e Michele Vaira, di 26.
I due sono ritenuti responsabili dell’aggressione a Riccardo Stuppiello, 26enne del posto, compiuta la notte del 4 ottobre, intorno alle 4.
Giunti sul posto, i militari hanno constatato che personale sanitario stava prestando le prime cure ad un 26enne che era seduto all’interno dell’esercizio commerciale e presentava una ferita da punta e taglio all’altezza della zona lombare. La vittima è stata trasportata con autoambulanza del “118”, in codice rosso, presso l’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo per gli ulteriori accertamenti sanitari e le cure del caso.
Le immediate indagini avviate dai carabinieri di Mattinata con i colleghi di Manfredonia, giunti a prestare ausilio, hanno consentito di appurare che poco prima, mentre il ferito era con amici all’interno del bar, era stato chiamato in disparte, all’esterno, in un angolo isolato dai fratelli Vaira. Michele lo ha distratto con futili motivi e Marco lo ha accoltellato alle spalle.
I carabinieri, dopo aver ispezionato invano i luoghi alla ricerca dell’arma bianca utilizzata, hanno proceduto alle ricerche dei due fratelli, fuggiti subito dopo il fatto. Ma i due sono stati sorpresi presso la loro abitazione, sottoposta a perquisizione.
Intanto, grazie all’ausilio dei carabinieri di San Giovanni Rotondo inviati presso l’Ospedale dove il giovane ferito era stato trasportato, si è avuta la conferma di quanto già ricostruito dai militari a Mattinata, emergendo in particolare che Michele Vaira con una scusa aveva distratto la vittima mentre il fratello, approfittandone, gli aveva sferrato un fendente nella parte dorso lombare. Non soddisfatti i due hanno infierito su Stuppiello aggredendolo fisicamente sino a quando il giovane non è riuscito a scappare trovando rifugio nel vicino esercizio.
Michele Vaira, senza esitare e noncurante di quanto accaduto, ha minacciato tutti i presenti intimando loro di farsi i propri affari e non riferire nulla di quanto visto. La vittima ha precisato di essere stato colpito con un coltello a serramanico con manico scuro che aveva visto cadere immediatamente dopo il fendente, prima che evidentemente venisse fatto sparire.
Al termine delle operazioni, in considerazione della gravità dei fatti e dei gravi indizi di colpevolezza raccolti e valutato il fondato pericolo di fuga, i fratelli Vaira, sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto per concorso in tentato omicidio e condotti nel carcere di Foggia a disposizione dell’autorità giudiziaria. Ancora da chiarire i motivi dell’aggressione.