Napoli – “Dobbiamo verificare e capire se si tratta di pacchi o di paccotti, perchè sul tavolo ci sono 308 milioni di euro per edilizia e trasporti”. Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, si è espresso riguardo la cosiddetta “Operazione Disgelo” che dovrebbe portare nelle prossime ore alla firma del Patto per Napoli, in Prefettura, alla presenza del premier Matteo Renzi e del primo cittadino partenopeo.
La basi dell’accordo sono state gettate nel corso di un vertice tecnico che si è svolto venerdì a Palazzo Chigi dove tra gli altri c’erano per il Comune il capo di gabinetto Attilio Auricchio e il referente per i finanziamenti europei Sergio Avolio mentre per il governo tra gli altri c’era il vicesegretario generale Salvo Nastasi, che è anche il commissario per Bagnoli.
Al centro del dibattito: gli interventi da finanziare per tentare di far ripartire lo sviluppo del capoluogo campano nell’ambito di un quadro più generale di opere previste nel Patto per la Campania da 9 miliardi e mezzo di euro, siglato a fine aprile da Renzi e De Luca.
Si tratta ora di far coincidere le priorità della Regione con quelle del Comune, impresa non facile. La firma del Patto sarebbe già stata fissata: giovedì, nella sede della Prefettura partenopea, infatti, Renzi e de Magistris potrebbero ritrovarsi per una firma che siglerebbe la fine di uno strappo istituzionale, ma vista la delicatezza della situazione il sindaco de Magistris ha sottolineato.