Roma – Un sodalizio criminale specializzato negli assalti ai furgoni portavalori di tabacchi. A decapitare la ‘Banda delle Bionde’ gli agenti della Squadra Mobile di Roma che hanno arrestato otto persone, tutte romane, tra i quali gli organizzatori, i fiancheggiatori e gli esecutori materiali di una efferata rapina consumata in zona Talenti nello scorso mese di marzo. A loro carico anche due episodi di tentativi di rapina aggravata in concorso, portati a termine rispettivamente il 7 ed il 20 giugno di quest’anno sempre nella Capitale.
Le investigazioni condotte dalla sezione “Rapine” della Squadra Mobile hanno fatto luce sul gruppo criminale romano composto da otto persone in grado di mettere a segno colpi studiati nei minimi dettagli, come accaduto alle prime ore della mattina del 16 marzo scorso, quando quattro soggetti a bordo di scooter, dopo aver individuato e bloccato il furgone da rapinare, hanno repentinamente caricato la merce trasportata su di un altro mezzo giunto nel frattempo, agendo indisturbati grazie alla copertura di altri complici che si occupavano di “bloccare il traffico” posizionando un’autovettura di traverso sulla carreggiata della strada.
Nel corso delle indagini scaturite da questo episodio, svolte con attività tecnica d’intercettazione e con servizi di pedinamento ed osservazione su strada, è stato possibile sia individuare gli autori dell’assalto al furgone consumato il 16 marzo, che raccogliere elementi a carico di altri membri dell’intero gruppo criminale responsabile di due tentativi di rapina non portati a termine grazie alle attività investigative che hanno permesso di evitarne il compimento.
Gli approfondimenti investigativi svolti hanno consentito di evidenziare i ruoli ricoperti dagli arrestati in seno alla banda, composta da soggetti tutti romani e capeggiata da un noto e pericoloso rapinatore della zona di Torre Spaccata, proiettata alla realizzazione di un preciso progetto criminale consistente in una sequenza indiscriminata di rapine in danno di furgoni della ditta titolare del trasporto di tabacchi lavorati.
All’interno del sodalizio, che aveva come punto di ritrovo un chiosco sito in viale dei Romanisti, zona ad alta densità criminale dove svolgevano i “briefing” per mettere a punto i loro colpi, persone incensurate si occupavano di effettuare sopralluoghi nelle fasi preparatorie delle rapine, mentre altri componenti del gruppo, esperti rapinatori ben più avvezzi alle attività criminali, curavano l’esecuzione degli assalti servendosi di un furgone, su cui caricare la refurtiva, attrezzato con targhe clonate ed adesivi contraffatti che provvedevano ad asportare dagli sportelli una volta consumata la rapina, riuscendo così ad eludere le ricerche da parte delle Forze dell’Ordine.
Dalla ricostruzione delle rapine contestate alla banda e dalle perquisizioni effettuate nel corso delle indagini, sono stati acquisiti rilevanti riscontri investigativi, quali il sequestro del furgone utilizzato dai rapinatori, delle relative riproduzioni delle targhe, nonché degli adesivi applicati al mezzo, riproducenti talora nomi di ditte di fantasia o di società realmente esistenti, e schede telefoniche “dedicate” intestate a persone fittizie ed utilizzate dagli arrestati nelle fasi esecutive dei “colpi” per comunicare tra di loro.