Salerno – Nei loro occhi è racchiusa la paura, la gioia, la stanchezza, ma soprattutto la speranza. 986 migranti sbarcati al Molo Manfredi dalla nave norvegese Siem Pilot sono riusciti ad arrivare sani e salvi alla fine di quello che, per Salerno, è il quindicesimo sbarco.
Una ragazza di vent’anni, proveniente dall’Eritrea, invece, non ha potuto realizzare il sogno di una vita migliore. Recuperata già cadavere su un barcone, infatti, è sbarcata dalla nave avvolta in un sacco nero per poi essere chiusa in una bara di metallo. Con lei nessun parente o amico.
Al momento sono stati segnalati solo alcuni casi di scabbia, ma nessuna emergenza sanitaria rilevante. 806 gli uomini presenti a bordo, 47 donne e 133 minori di cui moltissimi non accompagnati provenienti da Eritrea, Costa d’Avorio, Pakistan, Marocco, Ghana, tra gli altri.
“La macchina dell’accoglienza – spiega il prefetto Salvatore Malfi – è ormai collaudata. Garantiamo accoglienza e sicurezza. È necessaria una distribuzione quanto più equa possibile. 500 resteranno in Campania, il resto distribuiti in altre regioni italiane.