Rieti – “Non capisci niente”, “fai pena”, “non sai fare niente”, “vi faccio fare a capocciate”, “ti appiccico al muro”, sono queste alcune delle frasi che delle insegnanti urlavano ai propri alunni per spaventarli.
I maltrattamenti sono stati scoperti in una scuola di Borgorose, in provincia di Rieti. Le indagini erano state avviate lo scorso aprile dopo le denunce presentate da alcuni genitori a seguito delle confidenze ricevute dai loro figli che accusavano crisi di pianto, mal di pancia, vomito e difficoltà ad addormentarsi, avevano paura delle maestre e si rifiutavano di andare a scuola.
I bambini, come testimoniato dalle telecamere dei militari dell’Arma, erano continuamente sgridati e sottoposti a spintoni, derisioni e umiliazioni. Due le insegnanti che sono state sospese.
Le donne, tra gli episodi contestati, avrebbero anche schernito alcuni alunni davanti ai compagni invitando, in alcuni casi, gli altri ragazzini a fare altrettanto. Un alunno con i “piedi piatti” è stato costretto a camminare in classe per essere deriso in pubblico mentre una delle due maestre lo imitava.
Disposte delle sedute psicologhe per i bambini. Secondo il consulente psicologo della Procura, queste esperienze potrebbero avere ripercussioni negative sul loro sviluppo. Uno degli alunni avrebbe addirittura raffigurato le donne come diavoli.
L’inchiesta è stata svolta dai carabinieri, coordinati dal capitano Emanuela Cervellera, che hanno effettuato intercettazioni ambientali, realizzate installando telecamere nascoste nell’aula che hanno ripreso scene inequivocabili.