Grantorto (Padova) – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Padova, durante un servizio di controllo del territorio, hanno sequestrato a Grantorto un fondo adiacente gli argini del fiume Brenta di circa 5mila metri quadrati, adibito a discarica abusiva.
L’area, addirittura rientrante nella “Rete Natura 2000” come sito di Importanza Comunitaria e Zona di protezione Speciale, era in uno stato di totale degrado. Sulla stessa erano stati abbandonati in maniera incontrollata rifiuti, molti dei quali di natura pericolosa, per circa 60 tonnellate, tra cui spezzoni di fibrocemento-amianto, copertoni di automezzi, mezzi per movimento terra e scavo, cisterne per emulsioni bituminose, imballaggi di plastica e metallo, batterie autoveicoli, fusti contenenti bitume e residui olio combustibile, per lo più riconducibili ad un S.r.l. ormai cessata, già operante nel settore delle manutenzioni stradali. Nel fondo erano presenti anche 5 immobili con parziale/totale copertura in fibrocemento-amianto.
Per questo motivo le Fiamme Gialle della compagnia di Cittadella, che si sono avvalse anche della collaborazione di un tecnico specializzato nel settore ambientale, una volta circoscritta l’area sulla quale erano ammassati i rifiuti, percependo fin da subito il potenziale pericolo che poteva scaturire per le falde acquifere e l’ambiente circostante, hanno sottoposto a sequestro l’intero fondo e segnalato il proprietario del terreno, A.F., tra l’altro ultimo rappresentante legale della citata S.r.l., alla Procura di Padova, per il reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata.
Durante le operazioni è stato rinvenuto, all’interno di un fabbricato fatiscente già adibito a civile abitazione, un manufatto in marmo recante iscrizioni in latino datato “MDCCLXXIX” (1779), sul quale sono in corso accertamenti al fine di identificarne l’autenticità nonché l’origine.
A.F. è stato anche segnalato all’Arpav di Padova per i necessari accertamenti di competenza nonché al Comune di Grantorto, che potrà ora disporre le necessarie operazioni atte alla rimozione, all’avvio a recupero o allo smaltimento dei rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi, a cui il trasgressore è tenuto.