Macerata – I finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Macerata, dopo gli approfondimenti investigativi coordinati dal procuratore Giovanni Giorgio, hanno denunciato, per il delitto di truffa continuata aggravata in danno dello Stato, una dirigente scolastica e due docenti, tutti in servizio presso istituti scolastici di media superiore della provincia di Macerata.
Uno dei docenti è attualmente in aspettativa, ricoprendo la carica di consigliere della regione Marche. La denuncia è scattata, dopo aver accertato che i suddetti avrebbero di recente utilizzato i permessi ed i congedi straordinari, richiesti per prestare assistenza a loro genitori disabili per recarsi, in realtà o in località turistiche (la dirigente scolastica, tra l’altro, anche in resort marini del sud Italia ed uno dei docenti, reiteratamente a Cuba) o in consessi elettorali, riferiti alla propria campagna elettorale, in vista delle consultazioni regionali, svoltesi nel 2015 (quanto all’altro docente).
Le indagini della Guardia di Finanza, comando provinciale di Macerata, muovono dall’attività informativa svolta sul territorio, dove le notizie che circolano sull’abuso dei benefici per l’assistenza ai congiunti disabili, previste dalla legge 104/1992, soprattutto nel settore pubblico, creano particolare malcontento.
Le attività di riscontro – testimoniali e documentali, mediante acquisizione anche di copia di biglietti aerei e di attestati rilasciati da vari alberghi, siti in località turistiche – effettuate dalla Guardia di Finanza di Macerata e coordinate dalla Procura della Repubblica – hanno consentito di accertare, attraverso una ricostruzione analitica delle giornate in cui i due docenti e la dirigente scolastica si sono assentati dal lavoro, avvalendosi dei permessi per l’assistenza in favore di congiunti disabili, che essi hanno apparentemente utilizzato tali benefici, per fini totalmente estranei rispetto a quelli previsti dalla normativa.
In particolare, i finanzieri hanno proceduto al confronto delle giornate di permesso ex lege 104/1992 e di congedo straordinario richieste dai tre indagati, constatando che, effettivamente la dirigente ha soggiornato nei citati resort o alberghi, un professore si è recato reiteratamente a cuba, l’altro professore ha seguito la propria campagna elettorale.
In definitiva, sono risultate 151 le giornate di permesso e di congedo, richieste all’ufficio scolastico per l’assistenza in favore dei congiunti disabili, che i tre indagati hanno indebitamente utilizzato. Tre le assenze dal lavoro per l’assistenza alle persone disabili sono interamente coperte da danaro pubblico, per effetto dei pagamenti effettuati dall’Inps.
Per questo motivo, in danno degli insegnanti, il procuratore ha chiesto e ottenuto il sequestro preventivo delle somme, corrispondenti alle indennità percepite per le citate giornate di indebita assenza, pari complessivamente per i tre ad oltre 10mila euro, in vista della loro possibile confisca, in caso di sentenza di condanna.