«Parlare di libro dei sogni significa fare un torto ai sogni». Ad affermarlo, facendo riferimento al piano triennale 2017 – 2019 delle opere pubbliche, approvato nella seduta di giunta di lunedì mattina dall’esecutivo capeggiato dal sindaco Enrico de Cristofaro, il consigliere comunale Rosario Capasso del gruppo dei Moderati, dando il via alle polemiche del giorno dopo.
Polemiche che fanno forza anche e soprattutto, sulla mancanza di un disegno unitario, complessivo, nel quale andare a collocare i diversi interventi ipotizzato che appaiono piuttosto slegati.
«In questo elenco fantastico, in senso lato, – continua l’avvocato aversano – ci sono o lavori pubblici che risalgono alle precedenti amministrazioni o cose che non potranno mai essere realizzate a meno che non si voglia consegnare la città agli imprenditori privati concedendo loro un ruolo di primo piano in settori vitali. Credo sarebbe stato più onesto nei confronti di Aversa e degli aversani prendere atto che poco o nulla può essere fatto considerata l’attuale situazione finanziaria dell’ente piuttosto che illuderli con l’inclusione nel piano triennale di opere che non possono che, alla luce dell’attuale situazione, definirsi utopistiche».
Sulla stessa scia il capogruppo consiliare del Partito Democratico Marco Villano che ha dichiarato: «Per il 2017 c’è il nulla. Non si capisce perché piazza Marconi viene inserita nel 2018, quando rappresenta una priorità. Un piano che rispecchia quello che è questa amministrazione: senza cuore e senza anima. Interventi spot, senza un unicum che li supporti. Non vedo nessun intervento degno di nota o innovativo rispetto alle proposte degli anni scorsi. Nello schema, dove si indicano i fondi non è riportato quei finanziamenti da dove dovrebbero venire. L’assessore Ronza è confuso, ha scritto alcune cose per adempiere ad un dovere. Basta vedere la previsione di altri loculi a fronte della programmata realizzazione del forno crematorio e a circa 200 loculi ancora liberi».
Per le opposizioni, quindi, a mancare l’idea di città di questa amministrazione, sorretta da liste civiche di ispirazione di centro destra. «Come sta capitando sin dal giorno del suo insediamento – affermano all’unisono, quasi in coro i rappresentanti delle minoranze – l’amministrazione guidata dal sindaco de Cristofaro si sta distinguendo per le sue attività frenetiche, ma senza costrutto, senza un’idea base che possa fare da contenitore programmatico e delineare quella che dovrebbe essere l’Aversa dei prossimi anni. Invece, si va avanti navigando a vista, improvvisando, scambiando la soluzione di problemi estemporanei con l’attività amministrativa e programmatica».
«E’ un libro dei sogni –ha dichiarato da parte sua Michele Ronza, assessore ai lavori pubblici dell’esecutivo targato de Cristofaro- solo perché non ci sono i finanziamenti, ma è sempre funzionato così. Quando arrivano i finanziamenti, come avvenuto in passato, questi sogni diventano realtà. Abbiamo inserito anche la presenza di privati con lo strumento della concessione e gestione. Purtroppo i comuni non hanno i fondi necessari per opere importanti. Quello che è presente realmente in cassa lo abbiamo fissato al primo anno, soprattutto per dare una scossa alla manutenzione delle strade. Inoltre, la presenza di alcuni progetti nel piano triennale potrebbe portare più punti in caso di partecipazione ad assegnazione di finanziamenti agli enti locali da parte della Regione o degli organismi comunitari».