Aversa – Debiti fuori bilancio in discussione questa mattina in Consiglio comunale grazie ad un ordine del giorno aggiuntivo. Ma anche all’attenzione della Guardia di Finanza di Aversa, guidata dal colonnello Danilo Toma.
I finanzieri, infatti, hanno fatto visita alla segreteria comunale per accertarsi che i debiti fuori bilancio fossero inviati, dopo il riconoscimento, alla procura della Corte dei Conti per verificare la sussistenza di eventuali responsabilità di natura contabile in capo a dirigenti e/o amministratori. La segretaria Anna Di Ronza avrebbe fornito le informazioni richieste ai militari che sarebbero andati via senza sequestrare alcuno incartamento, ma dopo aver verificato che i debiti in questione passano sotto la lente della magistratura contabile.
Sempre in tema di debiti fuori bilancio, questa mattina un ulteriore gruppo sarà all’esame del civico consesso. “Si tratta – ha dichiarato l’assessore alle Finanze, Francesca Sagliocco – di debiti derivanti da sentenze passate in giudicato. Tra queste anche quella oramai divenuta notissima del giovane rimasto infermo a seguito di incidente stradale da insidie e trabocchetti per la quale il comune dovrà corrispondere un milione e duecentomila euro circa”.
L’amministrazione De Cristofaro (bisogna darne atto) sta facendo di tutto per cercare di riconoscere queste tantissime somme e di pagarle. Ma non tutti i debiti fuori bilancio saranno pagati. Almeno queste nelle intenzioni degli amministratori che si sarebbero fermati davanti a debiti particolari. Pare, infatti, che ci siano debiti (di taglia varia) nelle cui cartelline ci sono solo le fatture presentate dalle ditte creditrici e nemmeno uno straccio di atto di incarico. Si tratterebbe di una serie di lavori pubblici (da piccoli interventi ad alcuni più sostanziosi) affidati alle ditte, più o meno amiche, a voce. Della serie “Mi vai a coprire quelle buche?” con il conseguente lavoro eseguito e mai pagato.
Ora, come si può immaginare, nessuno intenderebbe avallare questo tipo di debiti. Debiti per i quali il Comune di Aversa potrebbe vedersi convenuto in diversi procedimenti civili con queste ditte che potrebbero accusarlo di illecito arricchimento e chiedere il valore di questo arricchimento che non sarebbe altro che l’opera svolta. Insomma, potrebbe aumentare il contenzioso, anche se è facile ipotizzare che alcuni creditori non si attiveranno a causa dei costi delle azioni giudiziarie e dell’esito, comunque, non scontato.
“C’è anche un altro discorso – afferma Pino Cannavale, ex consigliere comunale e candidato alle ultime amministrative nella lista di ‘Noi Aversani’ – che non si può accantonare: questi imprenditori hanno effettuato i lavori e certamente non se li sono inventati. A questo punto si abbia il coraggio di fare una scelta coraggiosa tra due strade che potrebbero essere seguite: o si riconoscono tutti e si pagano o si portano questi fascicoli alla magistratura contabile che deciderà se c’è un colpevole e chi è. Una terza strada non c’è”.
Un’indicazione, questa avanzata da Cannavale, dettata dal buon senso. Un buon senso che, però, in politica non sempre è di casa. Una scelta oltranzista, giustizialista potrebbe, infatti, portare allo scioglimento dell’attuale maggioranza. Se si decidesse di portare tutta la documentazione alla procura presso la Corte dei Conti si potrebbe registrare il distacco dalla maggioranza del movimento che rappresenta il collegamento tra l’attuale e la passata maggioranza, ossia quel Noi Aversani che in consiglio ha ben quattro rappresentanti.