Aversa – Dopo la riapertura del Parco Balsamo, riconsegnato alla città di Aversa, e i prossimi lavori di riqualificazione anche del Parco Grassia, annunciati dal consigliere Francesco Di Virgilio, è aperto il dibattito tra le varie forze politiche della città normanna su quali potrebbero essere le iniziative volte a valorizzare strutture così importanti.
L’Mca, Laboratorio Alternativo di Idee, lancia una sua idea per sfruttare il grande patrimonio rappresentato dal parco. Il presidente del movimento, avvocato Paride Pellegrino, così si è espresso sull’argomento: “La riapertura del Parco Balsamo e l’avvio dei lavori anche per il Parco Grassia fanno ben sperare circa l’impegno dell’attuale amministrazione nell’annientare lo scempio e l’incuria che regna in queste aree verdi. Restiamo profondamente critici sull’operato del sindaco De Cristofaro e della sua maggioranza, tuttavia vogliamo contribuire al bene comune, secondo le linee guida del nostro movimento, con proposte alternative. Non è nostro intento diramare comunicati sterili e, per lo più, ripetitivi con il solo fine di ‘praticare’ i corridoi della casa comunale. Anzi, abbiamo tutta l’intenzione di proporre prossimamente alla cittadinanza in primis, all’amministrazione, al sindaco, al consigliere delegato nonché all’assessore all’Ambiente, la nostra idea di gestione dei parchi pubblici”.
L’idea viene snocciolata dall’ingegner Manlio Mascolo: “L’idea che il nostro gruppo ha elaborato ha già trovato valida attuazione in molte città italiane, ovviamente con modalità differenti a seconda di quelle che sono le realtà locali. Il primo obbiettivo, in considerazione della non florida situazione delle casse comunali, è quello di abbattere quasi totalmente i costi di gestione e di manutenzione. L’ambizione del progetto che abbiamo elaborato è infatti quella di garantire la fruizione quotidiana degli ampi spazi verdi da parte di tutta la cittadinanza, ma allo stesso lo sgravio (quasi totale) dei costi per il Comune. Attraverso un bando di partecipazione rivolto ad associazioni o altre entità organizzative si potrà assicurare la gestione ordinaria, un adeguato servizio di sorveglianza e soprattutto si potranno promuovere una serie di eventi socio culturali, stilando ad uopo un calendario degli stessi e allestendo varie iniziative rivolte a tutte le fasce d’età. Nello specifico, il Parco Balsamo grazie al piccolo anfiteatro di cui è dotato e alla sua conformazione strutturale permetterebbe di creare un centro polivalente a ridosso di una zona residenziale, che allo stato non ha nessun punto ricreativo pubblico funzionante. Le due stanze posizionate all’ingresso potrebbero essere sfruttate come centri di aggregazione per bambini ed anziani, nonché per allestire un piccolo punto ristoro, che permetterebbe agli affidatari di coprire tutti i costi di gestione, manutenzione e sorveglianza che il Parco richiede. Questa soluzione permetterebbe al Comune, come sottolineato, di abbattere i costi nella quasi totalità ed evitare così spreco di denaro pubblico per l’istallazione di videocamere per la videosorveglianza, soluzione che pure era stata prospettata. Ed in più ma il personale destinato all’apertura e chiusura del Parco, potrebbe essere reimpiegato in altre mansioni e/o in altri uffici comunali che sicuramente necessitano di personale”.
La chiosa finale è ancora del presidente dell’Mca: “Tale soluzione, in un’ottica di sviluppo sostenibile permetterebbe di introdurre una serie di servizi che porterebbero degli introiti alle malandate casse del Comune: si pensi alla vendita dei tagliandi dei parcheggi per le strisce blu, all’istallazione di una postazione di bike sharing o ancora ad attività per la promozione dei prodotti agroalimentari tipici della città”.