Aversa, nuova sede del Giudice di Pace in Via Cavallerizza

di Antonio Arduino

Aversa – E’ previsto per lunedì il taglio del nastro del nuovo ufficio del Giudice di Pace realizzato in una palazzina interna all’area del Castello Aragonese.

I problemi di sicurezza legati alla vicinanza con un edificio privato in fase di ristrutturazione e la sistemazione di via Cavallerizza arteria a fondo cieco che si conclude sul portone d’ingresso del nuovo ufficio sono stati risolti. Martedì l’Amministrazione comunale ha completato la copertura d’asfalto della stradina, così lunedì, salvo imprevisti, dovrebbe essere effettuato il taglio del nastro consentendo l’apertura della nuova sede del Giudice di Pace.

Una collocazione che consentirà a giudici, avvocati ed utenti in genere di disporre di locali ampi che dovrebbero consentire lo svolgimento delle udienze in maniera più agevole. Quanto alla vecchia sede di piazza del Plebiscito non essendone stata ancora chiesta la restituzione, rimarrà ancora a disposizione del giudice di pace e, stando a quanto affermato da Elisabetta Garzo, presidente del Tribunale Napoli Nord che ha competenza anche sul Giudice di Pace nel corso di una intervista, potrebbe essere utilizzata per creare un archivio per i fascicoli che non sono di immediata trattazione.

Ma se per i locali che si presentavano angusti e insufficienti nella vecchia sede il problema è risolto resta quello grosso della carenza di personale. Quanto ne manca?  Nel mese di ottobre avevamo posto la domanda alla presidente Garzo. “Ancora non abbiamo determinato con esattezza le necessità ma personalmente ho chiesto anche al Comune di assegnarci delle unità (che nel frattempo sono state concesse, ndr) e recentemente abbiamo avuto dal Ministero otto unità ma si tratta di personale proveniente dalla Croce Rossa, di conseguenza è personale che andrebbe formato per il ruolo che deve ricoprire”. “Purtroppo – continua – che io sappia da circa venti anni non vi sono concorsi per cancellieri, di conseguenza dobbiamo accontentarci di quanto ci viene dato”.

Ovviamente non basta e la speranza è che il Governo decida davvero di portare rinforzi validi all’ufficio del Giudice di Pace e del Tribunale Napoli Nord che aperto nel 2013, anno in cui ha funzionato realmente soltanto sei mesi dando risposta a 3399 procedimenti ha più che quadruplicato la mole di lavoro che a fine 2016 sarà di 16800 procedimenti espletati nell’anno in corso.

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