Aversa – L’inaugurazione della nuova sede del Giudice di Pace ha fatto registrare un unanime riconoscimento dei presenti dell’importanza dell’opera e dell’impegno del compianto sindaco Giuseppe Sagliocco per l’insediamento del Tribunale nella prestigiosa sede del Castello aragonese.
Ai riconoscimenti “in diretta” da parte del Presidente del Tribunale Napoli Nord, Elisabetta Garzo, del Procuratore Francesco Greco e del Direttore Generale delle Risorse del Ministero di Grazia e Giustizia, Antonio Mungo, per la caparbietà con la quale ha perseverato nell’azione amministrativa per agevolare la venuta del Tribunale ad Aversa su aggiungono quelli del movimento Noi Aversani che esprime tutta la propria soddisfazione per l’apposizione dell’ennesimo tassello, con l’inaugurazione della nuova sede del Giudice di Pace di Napoli Nord, di un progetto ambizioso e affascinante che vede Aversa al centro di esso.
“La riforma della geografia giudiziaria – scrivono in una nota – avviata solo qualche anno fa ed ispirata alla necessità di una corposa spending review, ha, infatti, fatto sì che la nostra città dovesse dimostrarsi all’altezza delle esigenze di un’utenza ben più ampia di quella dell’agro aversano. Quando il Governo ha istituito la circoscrizione di Napoli Nord, ha, di fatto, dato vita ad una delle più importanti e complesse realtà giudiziarie italiane, ricomprendente un’area ampia e delicata, ubicata a ridosso tra le province di Napoli e Caserta. Tuttavia, all’epoca, Napoli Nord non era sinonimo di Aversa bensì unicamente di un progetto ambizioso che, pur facendo gola a diversi comuni ricompresi nella circoscrizione, implicava chiare difficoltà realizzative, in grado di spaventare e disincentivare. Più in particolare, quel ‘Napoli Nord’, cui il Ministero aveva dato vita, nasceva come un concetto dai contorni ancora indefiniti, che doveva prendere forma in tempi brevi, mediante la predisposizione da parte degli enti locali di risorse, strutture e progetti a lungo termine.
In un periodo storico in cui, nel nostro Paese, si ha spesso il timore che “un’opportunità” possa rivelarsi l’ennesimo insostenibile ‘salto nel vuoto’, il progetto di Napoli Nord ad Aversa è l’esempio di come sia possibile coltivare ambizioni anche quando a molti possono sembrare utopiche ed impercorribili. Con l’inaugurazione della nuova sede del Giudice di Pace di via Cavallerizza, viene posto un ulteriore, importante mattoncino al progetto di una cittadella giudiziaria che si sta via via sviluppando intorno ad uno dei Tribunali più importanti d’Italia. In buona sostanza, il tempo ed i fatti hanno gradualmente zittito i mugugni e le critiche disfattiste di quanti non ritenevano la nostra città in grado di ospitare Napoli Nord.
Oggi Aversa continua a dimostrare l’adeguatezza del proprio potenziale e la sostenibilità di un progetto, in cui poteva credere solo chi avesse una spiccata sensibilità politica, un pragmatismo fuori dal comune ed un’equilibrata lungimiranza: è per tali ragioni che, a noi, ogni nuovo tassello apposto ricorda come Napoli Nord sia frutto di ciò che aveva compreso prima di tanti altri l’allora sindaco di Aversa, Peppe Sagliocco. Benché non fosse uomo da copertina e non avrebbe adorato un panegirico, tuttavia non possiamo dimenticare come Peppino fosse prima di tutto un uomo giusto: e, allora, nel rispetto di questo senso di giustizia a noi ancora ben presente e che ne ha sempre contraddistinto l’operato, ci sembra doveroso continuare a riconoscere i meriti di un uomo, il cui carisma, la cui determinazione e la cui sana testardaggine hanno reso possibile ciò che sta prendendo sempre più forma.
Napoli Nord è sempre più realtà, sempre più ricco di contenuti, sempre più adeguato alle esigenze della Giustizia: soprattutto, Napoli Nord è sempre più Aversa e Aversa è sempre più all’altezza di Napoli Nord. Oggi continua a progredire un progetto straordinario, che è tale principalmente grazie a chi gli ha dato un input decisivo, avendo capito che la città potesse dare non solo risposte alle esigenze più immediate ma anche a quelle successive e crescenti, legate allo sviluppo dell’attività giudiziaria. In tale ottica, il fatto che Aversa sia stata in grado di dare una nuova ed adeguata sede al Giudice di Pace di Napoli Nord è il frutto di quel potenziale che Peppino ben conosceva e non certo di una scommessa dissennata.
L’uomo Sagliocco, prima ancora che il sindaco, non era uno da proclami enfatici ma da ‘fatti’ concreti, che andavano ben oltre le parole: oggi che quei ‘fatti’ continuano ad prendere forma, avvertiamo la contrastante sensazione, per alcuni versi paradossale, di sentirne viva la presenza eppure più forte la mancanza”.