Niente acqua per due giorni, i sindaci aversani chiedono intervento Protezione Civile

di Redazione

Con una lettera trasmessa al Prefetto di Caserta ed al direttore generale del Settore Ambiente ed Ecosistema della Regione Campania i sindaci dell’agro aversano chiedono l’intervento della Protezione Civile Regionale in occasione della sospensione dell’acqua potabile.

La Regione Campania ha, infatti, comunicato la decisione di chiudere i rubinetti da venerdì 11 novembre, dalle ore 16, sino a domenica 13 novembre, alle ore 4.

Deve essere effettuato un lavoro ritenuto indifferibili ed urgente sulla rete che si trova ad Aversa e che fornisce l’acqua pure in altri comuni.

Per questa ragione è necessario sospendere l’erogazione. Si sono tenuti dei tavoli tecnici presso gli Uffici Regionali è quella prospettata è l’unica soluzione.

A fronte della sospensione della erogazione dell’acqua potabile per un periodo temporale lungo, i sindaci di alcuni comuni interessati, vale a dire Aversa, Cesa, Carinaro, Teverola, Casaluce, Frignano, San Marcellino e Villa di Briano, si sono posti il problema delle difficoltà derivanti da tale situazione.

“Considerata la prolungata sospensione della fornitura di acqua potabile e le difficoltà importanti che ne deriveranno – afferma il sindaco di Cesa, Enzo Guida, a nome anche degli altri primi cittadini – abbiamo sollecitato Regione Campania e Prefettura di Caserta a valutare la possibilità di richiedere la indispensabile assistenza di quegli organi, come la Protezione Civile, affinché sia affrontata quella che potrebbe essere una vera e propria emergenza anche di carattere sociale”.

La richiesta, oltre che dal sindaco di Cesa, è firmata da Enrico De Cristofaro (Aversa), Annamaria Dell’Aprovitola (Carinaro), Dario Di Matteo (Teverola), Rany Pagano (Casaluce), Gabriele Piatto (Frignano), Anacleto Colombiano (San Marcellino), Luigi Della Corte (Villa di Briano).

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