Gricignano – La sospensione dell’attività della Ecotransider spetta alla Regione Campania, che ha concesso le autorizzazioni per lo stoccaggio dei rifiuti umidi, non al Comune di Gricignano.
E’ questo, in sintesi, il verdetto del Tar Campania che ha accolto il ricorso della Ecotransider, ritenuta la “fabbrica della puzza” che infesta da anni il territorio aversano, per l’annullamento dell’ordinanza con cui il sindaco Andrea Moretti aveva disposto la sospensione di ogni attività di trattamento dei rifiuti nello stabilimento.
Si tratta, comunque, solo di un tassello della vicenda che coinvolge l’azienda situata nella zona industriale di Gricignano, alla quale è stata inflitta, da parte del consorzio Asi di Caserta, la revoca dell’assegnazione del suolo per oneri non versati al momento dell’acquisizione del terreno. Di conseguenza, il Comune di Gricignano ha provveduto, tramite l’area tecnica, all’annullamento dei permessi a costruire rilasciati al consorzio “Steel Woman” che ha tra le sue agglomerate la stessa Ecotransider. Un provvedimento, quello del consorzio Asi, dichiarato legittimo sia dal Tar che dal Consiglio di Stato, ai quali l’azienda si era appellata.
Il 13 novembre, inoltre, è la data di scadenza del provvedimento di sospensione emanato dalla Direzione Generale per l’Ambiente entro la quale l’azienda dovrebbe provvedere ad una serie di adempimenti tecnici necessari a regolarizzare la propria attività. Ma dopo cinque anni di sopralluoghi, diffide e verbali che si sono susseguiti senza mai produrre soluzioni concrete alle criticità riscontrate nel tempo, è difficile che il tutto si possa risolvere in qualche mese. Entro il 14 novembre, pertanto, l’Ecotransider subirà anche la revoca dell’autorizzazione allo stoccaggio dei rifiuti.
Per quanto riguarda l’annullamento dell’ordinanza da parte del Tar, il sindaco Moretti, intanto, annuncia ricorso al Consiglio di Stato. “Poiché la Regione Campania con la sospensione della autorizzazione avrebbe ottemperato a quanto di sua competenza sarebbe venuta meno la materia del contendere perché di fatto solo la Regione, a loro avviso, ha di fatto la potestà della chiusura definitiva dell’impianto”, premette Moretti, che poi sottolinea: “Ricorreremo al Consiglio di Stato perché riteniamo che in materia sanitaria la competenza è anche del sindaco, massima autorità sanitaria sul territorio. Tra l’altro, per sminuire in qualche modo la portata della sentenza, a parte il fatto che sono state compensate le spese, e quindi in qualche modo è anche un punto a nostro favore, annuncio che lunedì i nostri vigili urbani andranno a compiere un sopralluogo come polizia giudiziaria poiché ad oggi l’azienda non ha ottemperato alle prescrizioni imposte e invieranno tutto alla Procura per la chiusura definitiva dell’impianto”. Moretti, infine, rassicura: “Non ci fermeremo fin quando la risoluzione della vicenda sarà definitiva”.