Trentola Ducenta, “il ritorno” dell’antenna telefonica: ‘Noi’ invoca regolamento

di Redazione

Trentola Ducenta – Nei giorni scorsi la comunità di Trentola Ducenta è stata di nuovo allertata da alcuni movimenti “sospetti” per la presenza di operai nei pressi dell’edificio dell’Enel di via della Libertà. Ciò lasciava intendere che fosse in atto un ulteriore tentativo di installazione dell’antenna di telefonia mobile, dopo quello fallito di qualche mese fa, dove una sommossa popolare dei cittadini scongiurò l’ennesimo scempio ai danni di un territorio già così martoriato da disastri ambientali.

L’associazione politico-culturale “Noi di Trentola Ducenta” si è subito attivata recandosi a chiedere spiegazioni su quanto stava accadendo. In particolare il suo presidente Claudio Balivo, insieme al fondatore Andrea Sagliocco, fanno sapere “che la compagnia telefonica, che qualche mese fa aveva presentato richiesta di installazione di una nuova antenna in via della Libertà a pochi passi dalla scuola dell’infanzia e primaria di via Sant’Antonio, è ritornata nuovamente alla carica. In particolare, alla nostra richiesta di spiegazioni alle forze dell’ordine, ci è stato detto che, benché questa Scia fosse stata di fatto rigettata, la notifica non era giunta alla compagnia telefonica richiedente. I vigili urbani, dunque, hanno subito provveduto a notificare il diniego bloccando di fatto i lavori in corso”.

Il presidente ci tiene a far sapere, inoltre, che “l’Associazione Noi di Trentola Ducenta, anche attraverso i suoi iscritti attivi sul territorio, vigilerà costantemente sull’area affinché non avvenga quanto è già accaduto in altre zone della città. In questa battaglia saremo al fianco dei cittadini per tutelare la salute pubblica.

Il regolamento comunale per l’installazione ed esercizio delle stazioni radio base per telefonia mobile, approvato con delibera Consiglio Comunale numero 9 del 9/01/2013 prevede delle procedure precise da seguire per autorizzare questo tipo di installazioni. Ad esempio, al Capo II, art. 3, comma 1 (criteri per la localizzazione degli impianti) prevede la predisposizione di un Piano di Localizzazione degli impianti di telefonia mobile, secondo criteri in grado di minimizzare l’esposizione ai campi elettromagnetici della popolazione, ad esempio attraverso la individuazione di aree lontane dai centri abitati dove dislocare gli impianti.

“Nei prossimi giorni – riferiscono dal sodalizio – chiederemo alla commissione straordinaria di rendere effettivamente operativo tale regolamento con la richiesta di individuazione di queste aree con la possibilità, eventualmente, di dislocare anche gli impianti già esistenti”.

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