Auto rubate, droga e usura: 39 indagati a Cosenza

di Redazione

Cosenza – Gli agenti della Polizia stradale di Cosenza e i militari del comando provinciale della Guardia di Finanza hanno eseguito 39 misure cautelari per traffico internazionale di automobili, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, usura, estorsione, incendio per frode assicurativa. In corso anche sequestri beni per un importo ingente.

L’operazione “Factotum” ha permesso di individuare e sgominare una banda che operava anche su scala internazionale, legata a gruppi criminali dell’Est Europa attivi nel traffico di autovetture rubate, specie di grossa cilindrata.

Le auto rubate, attraverso la falsificazione dei documenti, venivano “ripulite”, reimmatricolate e quindi rivendute. I veicoli provenivano in particolare da società di leasing.

Le indagini, svolte con il coordinamento del procuratore Mario Spagnuolo, hanno messo in luce anche numerosi episodi di cessione di droga a giovanissimi, svariati furti, commessi anche avvalendosi di minori e attività usuraria in danno di undici piccoli imprenditori cosentini a cui venivano imposti tassi fino al 300%.

Tra le varie contestazioni c’è anche la truffa alle assicurazioni: in un caso è stato accertato come il gruppo criminale avesse dato alle fiamme un locale commerciale, in uno stabile abitato da diverse famiglie, pur di incassare un premio assicurativo da 100mila euro. Accertati anche svariati furti commessi, anche, avvalendosi di minori.

“L’operazione di oggi – ha dichiarato il procuratore Spagnuolo – evidenzia l’affermarsi di un nuovo modello criminale che si sovrappone a quello tradizionale della criminalità organizzata. Una nuova forma: non vi è gerarchia o piramidi, nessuna regola interna, nessuna divisione del territorio. Una sorta di criminalità liquida che si compone e si scompone in tempi brevissimi. La Procura di Cosenza è impegnata nell’attività istituzionale di individuazione degli autori di questi come di tutti gli altri reati su cui è competente”.

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