Nella notte è stato raggiunto in Consiglio europeo l’accordo provvisorio sul bilancio Ue 2017. L’Italia si è però astenuta. Il testo prevede maggior supporto per i giovani disoccupati, ulteriori fondi per incrementare le iniziative di sostegno alle Pmi, progetti di infrastrutture di trasporto, la ricerca e l’Erasmus per mobilità degli studenti. “Siamo pronti a ogni tipo di intervento, fino al veto”, ha detto il premier Matteo Renzi.
“Non vogliamo fare gli egoisti. – ha aggiunto il presidente del Consiglio – Siamo pronti a fare la nostra parte, ma chiediamo da parte dell’Europa più attenzione su crescita e migranti”. “Nel periodo 2014-2020 – ha ricordato – diamo 20 miliardi di euro e ne recuperiamo 12. Questa situazione nasce da decisioni prese da precedenti governi. Decisione che vanno bene ma che non hanno però immaginato strumenti tecnici per bloccare erogazione laddove non si rispettano gli impegni”.
Il premier poi ha aggiunto: “Siamo cornuti e mazziati. Diamo soldi all’Unione europea perché i Paesi in via di sviluppo dell’Ue crescano e quegli stessi Paesi non si preoccupano di un tema come l’immigrazione. Io non posso stare felice e contento. L’Italia è disponibile a mettere anche più soldi per un’Europa diversa a condizione che non ci lascino soli sulle politiche di immigrazione e che non continuino con le politiche di austerity. Mi piacerebbe non essere solo in questa battaglia. Non ci stiamo a fare da salvadanaio: noi siamo europeisti convinti ma non ci piace quest’Europa qui”.
Dopo l’approvazione formale del documento da parte di deputati e Consiglio, il bilancio sarà votato in seduta plenaria nel mese di dicembre. L’impegno totale dell’Unione ammonta a 157.880 miliardi di euro, con 134.490 miliardi stanziati per pagamenti.
“Abbiamo raggiunto i nostri obiettivi”, ha confermato il relatore Jens Geier, riprendendo le parole del presidente della commissione per i bilanci, Jean Arthuis. “Il bilancio si concentra chiaramente sulle nostre priorità di stimolare la crescita, creare posti di lavoro, soprattutto per i giovani, e affrontare la crisi migratoria. Abbiamo ottenuto il massimo anche per affrontare le cause profonde della migrazione, in difficili negoziati con il Consiglio sui dettagli, ma in modo costruttivo nel complesso, e sono soddisfatto del risultato”.
Poco prima il sottosegretario con delega agli Affari europei, Sandro Gozi, aveva ribadito le perplessità italiane sulla bozza di bilancio, rinviando la decisione sul veto a dicembre. “Sul bilancio 2017 si decide a maggioranza qualificata – ha dichiarato -. Rimane la riserva italiana sul pacchetto generale e in particolare sul bilancio multilaterale”.