Uccise la sorella perchè non gli volle prestare del denaro. L’uomo ha confessato il delitto.
Si tratta dell’omicidio di Maria Rita Tomasoni, 52 anni, uccisa lo scorso 9 novembre nella sua villetta a Novara. Il fratello Massimiliano ha confessato la propria responsabilità consegnandosi alla Procura, accompagnato dal suo avvocato.
L’uomo ha raccontato di aver accumulato dei debiti dovuti al vizio del gioco ed era solito chiedere denaro alla sorella. Pare che le richieste fatte però, fossero sempre più ingenti al punto che la 52enne aveva deciso di non assecondare più le richieste del fratello.
L’ultima lite tra i due le fu fatale. L’omicida, colto da un raptus d’ira per il rifiuto della donna, la colpì con 26 coltellate.
Già lunedì scorso Massimiliano era stato convocato in Procura insieme al suo avvocato. Alcune telecamere lo hanno ripreso il giorno del delitto proprio vicino alla villetta della vittima. Nella sua auto sono state trovate delle tracce di sangue ora al vaglio dei carabinieri del Ris di Parma.
Secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine, pare che l’uomo fosse a conoscenza del fatto che la sorella custodiva in casa una somma pari ad almeno 10mila euro e, dopo aver ucciso la donna, ne avrebbe sottratti 2mila.
L’ipotesi della rapina era stata esclusa sin da subito. Sulla porta dell’abitazione non erano stati rinvenuti segni di scasso. “Un ladro non si sarebbe accanito così”, hanno riferito gli inquirenti.
L’uomo dovrà rispondere di omicidio. Le indagini proseguono per cercare di capire se il delitto è stato premeditato.