E’ indagato Stefano Bettarini a seguito delle parole pronunciate nella casa del Grande Fratello Vip. Pare, però, che non sarebbe l’unico.
Al centro della vicenda ci sono le dichiarazioni rilasciate dal calciatore durante la sua permanenza nella casa, quando una notte, insieme ad un altro concorrente, il pugile Clemente Russo, ha raccontato e confessato di esser stato tradito dalla sua ex moglie, Simona Ventura. Al rapporto fefidrago della connduttrice, Bettarini avrebbe risposto dal canto suo con una seria di tradimenti, le cui partecipanti sono state inserite in una lista con tanto di nome e cognome pronunciato proprio all’interno della casa e alla presenza quindi delle telecamere.
Di conseguenza durante la chiacchierata, Clemente Russo ha detto una frase che ha fatto letteralmente imbizzarrire il popolo italiano : “Se fosse capitato a me, io avrei ucciso mia moglie” aggiungendo inoltre delle accuse pesanti nei confronti di Simona Ventura. Dopo essere stato espulso dal Reality Show, l’ex pugile ha affermato durante numerose interviste: “Era una chiacchierata tra uomini, ho detto quelle parole dimenticandomi di avere il microfono, ma solo in sostegno del mio amico che si confidava con me”.
Usciti dalla casa, Clemente e Stefano hanno fatto i conti con l’ira della Ventura che ha agito per vie legali. Pare infatti che i due concorrenti assieme ad altri cinque persone siano protagonisti di un’indagine. Come si legge su “Il Messaggero”, assieme ai loro nomi spiccano quelli dell’amministratore di Endemol Shine Italy, Paolo Bassetti, del responsabile dei registi della società, Alessio Pollacci, dei due registi del Grande Fratello Vip 2016, Antonella Boffo e Iacopo Santerello e dell’addetto al controllo della messa in onda della trasmissione da Mediaset spa, Giovanni Modina. E dire che doveva essere una semplice chiacchierata tra amici.