Napoli, crollo Galleria Umberto: de Magistris indagato per morte di Salvatore Giordano

di Redazione

Napoli – “Sono assolutamente tranquillo e mi affido al lavoro serio e autonomo della magistratura. Ma nella mia esperienza da magistrato e sindaco non mi era mai capitato di assistere a un tale livello di inqualificabilità, con oppositori politici travestiti da avvocati che utilizzano una tragedia umana devastante per fare campagna politica e colpire l’avversario”.

Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, commenta la sua iscrizione nel registro degli indagati in un procedimento della Procura di Napoli sulla morte di Salvatore Giordano, il giovane ucciso dalla caduta di pezzi di cornicione dalla Galleria Umberto.

De Magistris è stato iscritto nel registro degli indagati in quanto atto dovuto a seguito di un esposto presentato dagli avvocati Angelo e Sergio Pisani, difensori della famiglia del giovane. “Da mesi ho dovuto leggere sui giornali – ricorda de Magistris – che avvocati e oppositori politici hanno presentato un esposto nominativo nei miei confronti, pur sapendo perfettamente che sono completamente estraneo dal punto di vista penale in questa vicenda, anzi siamo parte civile nel processo. Ho scoperto di essere stato iscritto, doverosamente, nel registro degli indagati da parte della magistratura. Siccome sono un uomo delle istituzioni e sono completamente estraneo alla vicenda, mi sono recato dai magistrati esponendo con molta chiarezza le ragioni per le quali il sindaco di Napoli è parte civile nel procedimento”.

De Magistris conclude sottolineando che “mai mi era capitato di assistere, nella mia esperienza di magistrato e di sindaco, a un tale livello di inqualificabilità, con oppositori politici travestiti da avvocati che utilizzano una tragedia umana così devastante, come la morte di un ragazzo, per fare campagna politica e colpire un avversario politico”.

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