Foggia – Traffico internazionale di droga e armi da guerra: con queste accuse i carabinieri di Bari hanno eseguito 20 arresti nei confronti di presunti capi e gregari di tre distinti gruppi criminali, tra loro collegati, radicati nelle province di Barletta-Andria-Trani e Foggia.
L’inchiesta, chiusa a fine 2015 e coordinata dal pm della Dda barese Giuseppe Maralfa, ha documentato l’importazione di ingenti quantitativi di marijuana dall’Albania e di cocaina da Roma, Milano e Palermo.
Nel corso dell’indagine erano già stati arrestati altri 15 trafficanti, sequestrati 15 chili di cocaina e oltre una tonnellata di marijuana e rinvenuto nell’ottobre 2014 nel quartiere Madonnella di Bari un arsenale con 70 armi tra cui kalashnikov, mitragliatrici, fucili, pistole, silenziatori e oltre 3.500 munizioni.
L’inchiesta è il risultato di quattro indagini dei pm antimafia di Bari Carmelo Rizzo, Giuseppe Maralfa, Lidia Giorgio e Giuseppe Gatti, coordinate dal procuratore aggiunto Pasquale Drago.
Il lavoro di squadra ha consentito di sgominare tre organizzazioni di narcotrafficanti, due pugliesi con base a Cerignola (Foggia) e a Trani, e una albanese.
“È la prima volta che emerge una trasversalità così evidente – ha commentato il procuratore di Bari, Giuseppe Volpe – tra gruppi criminali di diverse aree geografiche, frutto anche questo della globalizzazione. Le mafie sanno fare rete in nome del profitto”.