Aversa, De Cristofaro: “Trasformeremo le linee programmatiche in atti concreti”

di Nicola Rosselli

Aversa – «Intendo trasformare, coadiuvato dalla Giunta e dal Consiglio Comunale, le dichiarazioni programmatiche contenute nel presente documento in atti concreti, in assoluta coerenza con quanto indicato durante le competizione elettorale e che, per la prima volta in questa Città, è frutto del coinvolgimento dei cittadini e delle cittadine».

Questo l’incipit della lunga relazione programmatica che il sindaco di Aversa Enrico De Cristofaro illustrerà al civico consesso in questi giorni. Una relazione che si sviluppa in 23 cartelle e tanti capitoli, difficile da sintetizzare, anche perché tocca tutti gli aspetti della vita cittadina.

Importante l’accento posto sulla presenza di facoltà universitarie e uffici giudiziari. «Anche la presenza del Tribunale, terzo in Italia, – si legge – sviluppa un importante indotto economico per la città per la grande mole di servizi erogati sul territorio di competenza, che coinvolgono grande massa di operatori. Tuttavia, tra la potenzialità e il porre le basi per far sì che questo si traduca in realtà, c’è bisogno che ci sia la volontà fattiva di creare soluzioni e opportunità che prendono sicuramente l’avvio dall’implementazione di un piano di riordino urbanistico. Primaria esigenza, ma non esaustiva, l’adeguamento di una rete di mobilità, di parcheggi e di segnaletica idonee a sostenere le accresciute esigenze di una realtà cittadina in continua evoluzione».

A livello economico, ipotizzata la creazione dell’Ufficio Entrate che «conseguirà l’obiettivo di un interazione trasversale tra le diverse entrate e un gestione integrale di tutte le fasi che compongono la vita di ciascuna entrata, tributaria o patrimoniale. Questo significherebbe occuparsi di tutto quello che riguarda l’entrata dal rapporto con il cittadino lasciando all’esterno solo la fase della riscossione coattiva».

Importanza massima al Puc con quattro azioni incisive: centro storico (conservazione e riqualificazione); periferie (riequilibrio dei servizio oggi carenti); verde (standard urbanistici, parchi urbani e parco pozzi); sport Universiadi).

Accanto a queste azioni strategiche ci sono anche quelle che occorrono nell’amministrazione quotidiana: igiene pubblica, piano annuale dei lavori, potenziamento della raccolta differenziata con l’obiettivo di raggiungere il 70% di raccolta differenziata. Non poteva mancare un capitolo sulla sicurezza e, in particolare sul fenomeno della movida: «La nostra città è diventata, in particolare nel fine settimana, attrattore di giovani per effetto della presenza di numerosi locali siti nel centro storico che danno luogo al cosiddetto fenomeno della movida aversana. Se da un lato la massiccia presenza di giovani è sicuramente benefica dal punto di vista imprenditoriale da altro punto di vista rende necessario un intervento finalizzato a rendere sicure e vivibile per i residenti le zone nelle quali si concentra il fenomeno movida. Questo obiettivo si raggiunge primariamente garantendo il presidio su tutto il territorio».

Per quanto riguarda la cultura e il turismo, leggiamo: «La città di Aversa, allo scadere del suo primo millennio di vita, deve guardare al futuro avendo ben chiaro il retaggio culturale del proprio passato. Il patrimonio storico e culturale di Aversa, prima contea normanna d’Italia deve essere difeso e valorizzato e l’amministrazione comunale deve farsi carico della riscoperta delle origini rendendo gli Aversani orgogliosi della propria storia e della propria identità».

Non poteva mancare, infine, la musica, con gli aversani passati (Domenico Cimarosa, Niccolò Jommelli e Gaetano Andreozzi, ma anche attuali quali il compianto Vito Russo, Antonio Balsamo e Gerardo Di Lella) e le iniziative legate alla costituenda Fondazione Cimarosa.

Si chiude con il percorso di avvicinamento alle celebrazioni dei primi mille anni della città di Aversa, che cadranno nel 2022. In attesa di questo importante appuntamento, l’Amministrazione avvierà iniziative ed eventi per promuovere il recupero della memoria storica della città. «Le celebrazioni rappresentano la testimonianza dell’energia civile e spirituale di una comunità che del suo millenario anniversario vuole fare il proprio Rinascimento».

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