Aversa, adesione ad Ato: De Luca nomina commissario ad-acta

di Nicola Rosselli

C’è Aversa quale comune più importante, ma la città normanna è in buona compagnia con i comuni di: Caianello, Casal di Principe, Castello Matese, Cellole, Dragoni, Gallo Matese, Letino, Lusciano, Mignano Monte Lungo, Pignataro Maggiore, Prata Sannita, Pratella, Roccaromana, San Cipriano d’Aversa, Santa Maria a Vico e Sessa Aurunca tra i comuni della provincia di Caserta che si sono visti commissariare la propria potestà in relazione alla loro adesione Ato (Ambito territoriale ottimale) per l’esercizio in forma associata delle funzioni in materia di gestione del ciclo integrato dei rifiuti, ai sensi della relativa legge regionale.

Dopo ripetuti inviti rimasti inascoltati, il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca ha emesso un decreto con il quale ha nominato il dottor Mario D’Adamo, Dirigente della Uod Affari giuridico-legali – Gestione risorse umane e strumentali, della Direzione Generale per l’Ambiente ed l’Ecosistema della Giunta Regionale della Campania, quale Commissario ad-acta per l’adempimento dell’obbligo di adesione all’Ente d’Ambito da parte dei 17 Comuni ricadenti nell’Ambito Territoriale Ottimale Caserta.

Il dirigente regionale dovrà provvedere, in via sostitutiva dei singoli enti interessati, «ad adottare, entro e non oltre il termine di 30 giorni dalla notifica del presente provvedimento, la delibera di presa d’atto dello Statuto tipo ed adesione all’Ente d’Ambito, previo ogni atto all’uopo necessario».

Per formalizzare l’adesione all’Ente d’Ambito, infatti, la normativa regionale prevede l’obbligo dei Comuni di adottare Delibera di Consiglio Comunale di presa d’atto dello Statuto tipo, da comunicarsi entro il termine di 20 giorni dalla pubblicazione dello Statuto tipo sul Burc e stabilisce che, decorso tale termine, il Presidente della Regione esercita i poteri sostitutivi mediante nomina di commissario ad acta e addebita le relative spese a carico dell’Ente inadempiente.

La stessa presidenza regionale, nel rispetto del principio della leale collaborazione istituzionale, il 25 luglio scorso, aveva provveduto a sollecitare l’adempimento inerente alla presa d’atto dello statuto, inviando in allegato, sempre a scopo collaborativo, lo schema di Delibera di Consiglio Comunale da assumere, con espresso invito al tempestivo inoltro della delibera adottata, alla Regione, a mezzo pec.

Non solo, con una successiva nota del 29 settembre scorso, i Comuni inadempienti sono stati diffidati a provvedere all’adozione della delibera di presa d’atto dello Statuto, con espresso avvertimento che, in mancanza, si sarebbe dato corso all’esercizio dei poteri sostitutivi mediante la nomina di un Commissario ad acta. Nota anch’essa rimasta senza riscontro da parte dei 17 comuni casertani che da ieri, con la pubblicazione del decreto di commissariamento sul Burc, potranno solo essere semplici spettatori nell’Ato di appartenenza.

In questo senso, per quanto riguarda Aversa (unico comune di rilievo), il capogruppo Pd Marco Villano parla di un’occasione persa, considerato che la città normanna avrebbe potuto ambire a comune capo ambito e influenzare le scelte delle linee guida in un settore importante e delicato qual è quello dei rifiuti.

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