Aversa – «L’opposizione ha strumentalizzato un ritardo di pochi minuti nella ripresa dei lavori del consiglio comunale. Non vi è alcuna fronda».
A parlare il sindaco di Aversa Enrico De Cristofaro che intende sgomberare il campo da qualsiasi ipotesi di crisi o di divisioni in seno alla propria maggioranza.
«Dopo quasi sette ore di discussioni – ha continuato il primo cittadino normanno – è stata decisa una sospensione di un quarto d’ora per un tramezzino ed un caffè. Io e qualcun altro siamo rimasti in aula. Quando sono trascorsi 15 minuti esatti dall’opposizione è giunta la richiesta di appello. Era impossibile scendere giù, prendere un panino, una bibita, soprattutto se si era in 20 nello stesso locale, consumarlo e risalire in un quarto d’ora. Il segnale che, però, non c’è alcuna divisione dietro questa vicenda è dato dal fatto che per il 29 dicembre è stata già convocata una nuova seduta del civico consesso con all’ordine del giorno gli stessi argomenti che mercoledì sera non sono stati discussi».
De Cristofaro evidenzia anche che «la minoranza per creare dissidi e dissapori all’interno della maggioranza ha perso un proprio rappresentante all’interno della commissione consiliare per la Terra dei Fuochi votando, come il risultato della votazione dimostra con evidenza, il nostro consigliere comunale Francesco Di Virgilio al posto della consigliera del Pd Elena Caterino. Un assurdo politico».
Sulla stessa scia il consigliere comunale di maggioranza Michele Galluccio che sottolinea come la mancanza di numero legale sia stata causata da una pausa troppo breve che non ha concesso a tutti nemmeno di acquistare una bottiglina d’acqua e che la minoranza, pur di arrecare danni alla maggioranza, non ha votato la propria rappresentante nella commissione consiliare per la Terra dei Fuochi.
«La maggioranza, – affermano da parte loro i tre consiglieri Pd Marco Villano, Alfonso Golia ed Elena Caterino per spiegare il malessere in seno alla maggioranza – pur non avendo nessuno ritirato il permesso per la sosta gratuita per gli amministratori, ha dovuto bocciare la mozione presentata da Capasso che chiedeva il ritiro dell’ordinanza con cui il primo cittadino ha regalato la sosta gratuita agli amministratori in tutta la città. L’insofferenza è poi cresciuta nella difesa d’ufficio dell’assessore D’Aniello che con ritardo, e solo dopo la pubblicazione del decreto di nomina del commissario ad acta da parte della regione, ha portato all’attenzione del consiglio la delibera di adesione all’ente d’ambito dell’Ato rifiuti. Ed è chiaro che piuttosto che votare altri provvedimenti o accettare altri diktat i consiglieri hanno preferito far sciogliere la seduta».
«Ci auguriamo – concludono gli esponenti democratici – che l’esito del consiglio di mercoledì possa aprire una nuova stagione di confronto tra maggioranza e opposizione con la prima che finalmente inizi ad essere propositiva portando alla nostra attenzione proposte di deliberazione che contribuiscano a migliorare la città e la sua qualità della vita. Fino ad oggi, è stata la nostra azione, di concerto con le altre forze di opposizione, a far in modo che temi importanti siano stati discussi in assise. Continueremo su questa strada ma è giusto che chi ha ricevuto dagli elettori l’onere e l’onore di amministrare la città vada oltre la mera alzata di mano in consiglio per ratificato scelte di un paio di assessori molti dei quali non passati per le urne. Crediamo che tra consiglieri possa nascere una sinergia utile alla città perché siamo tutti mossi dallo stesso obiettivo».