Aversa, tornano giostre nel Parco Pozzi. Oliva chiarisce: “Solo per il Natale”

di Nicola Rosselli

Tornano le giostre nel Parco Pozzi e, di conseguenza, tornano le polemiche soprattutto nella stessa maggioranza dove i seguaci dell’ex sindaco Giuseppe Sagliocco, raggruppati in “Noi Aversani”, non hanno gradito il ritorno al passato.

Le giostrine, presenti da anni nel Parco, a ridosso della zona asfaltata e al parcheggio, furono letteralmente cacciate con un’apposita ordinanza di Sagliocco con la motivazione che l’area doveva essere sottoposta a restyling, nel febbraio del 2015. Il nuovo assetto non le aveva più previste e da luglio scorso ad oggi, le giostre non erano ritornate, costringendo i proprietari ad adire le vie legali.

Da qualche giorno, forte di una delibera di giunta comunale, il luna park è stato rimontato all’interno del Parco Pozzi, nei pressi dell’area dedicata ai cani.

“Non mi risulta – ha dichiarato l’assessore Alfonso Oliva, che ha proposto la delibera in questione nell’ambito delle iniziative natalizie – che ci siano critiche. Comunque, seppure fosse, cerchiamo di chiarire la situazione sgomberando il campo da equivoci che qualcuno vuole mettere in giro ad arte. L’insediamento delle giostrine nel parco pubblico cittadino deve essere inquadrato solo ed esclusivamente nell’ambito delle iniziative relative a Natale ad Aversa. Così come abbiamo previsto la ruota panoramica in piazza principe Amedeo, il trenino per le strade cittadine e la pista di pattinaggio nello stesso Parco Pozzi, così abbiamo previsto la presenza delle giostre. Anche queste saranno a termine, ossia il permesso è sino al prossimo 31 gennaio 2017, come recitano gli atti ufficiali dell’amministrazione”.

Una precisazione che non accontenta le opposizioni sia di centrodestra che di centrosinistra per le quali “è quantomeno inopportuno consentire la presenza nuovamente nel Parco Pozzi di un luna park i cui titolari sono in causa con l’amministrazione comunale”.

Sempre dall’opposizione non si nasconde il timore che quelle giostrine, non tanto decorose, possano utilizzare questo permesso temporaneo come una sorta di cavallo di Troia e non andare più via, forte del fatto che l’ordinanza dell’allora sindaco Sagliocco parlava di un allontanamento temporaneo a causa dei lavori da effettuare nell’ambito della programmazione “Piu Europa” con fondi comunitari.

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