Carinaro – In vista del Referendum costituzionale del 4 dicembre, il vicesindaco Lello Sardo e il consigliere Alfonso Bracciano spiegano le ragioni per cui invitano i cittadini a votare “No”.
La nostra non è una campagna elettorale pro o contro il governo, come affermano i sostenitori del Sì, che intendono teorizzare l’opinione pubblica, paventando il vuoto politico in caso di vittoria del No. La nostra propaganda a favore del No è rivolta esclusivamente a impedire che la Costituzione della Repubblica Italiana, nata dalla Resistenza, elaborata ed approvata da uomini che hanno sofferto, versato il sangue e patito il carcere, venga stravolta con inganno da uomini politici arrampicatori e opportunisti.
Diciamo No alla riforma costituzionale, che avrebbe dovuto unire, non dividere il popolo italiano, le forze politiche e sociali.
La Costituzione è la casa di tutti e non solo di pochi. Il Paese non si può spaccare in due o più parti su di un tema di grande rilievo, quale la Costituzione.
Votiamo No perché la riforma costituzionale non supera il bicameralismo, ma lo rende più confuso e crea conflitti di competenza.
Votiamo No perché sono triplicate da 50mila a 150mila le firme dei cittadini richieste per presentare una proposta di legge di iniziativa popolare, riducendo così la partecipazione dei cittadini.
La riforma costituzionale, che ci vogliono far votare, non migliora la qualità dell’iter legislativo, non riduce i costi della politica, ma scippa la sovranità dalle mani del popolo.
La riforma della Costituzione risponde ad una chiara logica di accentramento del potere nelle mani di pochi ed ad una svalutazione del ruolo del Parlamento.
I consiglieri regionali e i sindaci dovrebbero essere anche senatori e godere dell’immunità parlamentare.
Il 4 dicembre vota No al Referendum costituzionale.
Salvaguardare la democrazia oggi è garantire la nostra libera voce domani.