Sant’Arpino, nuovo bando per lavoratori occasionali

di Redazione

L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Dell’Aversana, ed in particolare l’assessore alle politiche sociali Loredana Di Monte, e l’assessore alla Legge 328, Salvatore Lettera, ha indetto il bando di ricerca per i lavoratori da impiegare in lavori occasionali di tipo accessorio. L’opportunità rientra all’interno del regolamento di utilizzazione dei voucher- buoni lavoro- per i lavori di emergenza, solidarietà ed attività socialmente utili in esecuzione del decreto Dirigenziale n. 439 del 4/11/2016, pubblicato sul BURC n. 73 del 7/11/2016.

Le risorse umane dovranno svolgere servizio di monitoraggio sulle strade demaniali, comunali e provinciali finalizzato alla prevenzione del fenomeno del randagismo e sull’esistenza di situazioni di dissesti stradali o in ogni caso di situazioni di insidie e trabocchetti, lavori di giardinaggio, lavori in occasione di manifestazioni, sportive, culturali, caritatevoli, lavori di emergenza, attività lavorative aventi scopi di solidarietà sociale ed il servizio di apertura biblioteca comunale.

Le domande andranno presentate entro e non oltre le ore 12:00 del giorno 19 Dicembre 2016. Gli interessati dovranno compilare l’apposito modulo presente sul sito del comune di Sant’Arpino o reperibile presso l’ufficio servizi sociali, ed a parità di requisiti saranno prescelti coloro che hanno un reddito Isee dichiarato più basso.

Le domande saranno vagliate da una commissione comune interna che provvederà a redigere l’apposita graduatoria. Il pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio avverrà attraverso il meccanismo dei buoni lavoro (voucher). Il valore nominale lordo di ciascun buono è di € 10,00, comprensivo della contribuzione Inps (13%), Inail (7%) e di un compenso Inps per la gestione del servizio (5%), quindi essi hanno un valore netto a favore del prestatore di € 7,50 per ogni ora di lavoro.

“Con questo bando – dichiarano il sindaco Dell’Aversana, e gli assessori Di Monte e Lettera – cerchiamo di porre in essere un nuovo intervento volto a tutelare gli appartenenti ai nuclei familiari ed in generale agli strati sociali più svantaggiati. Tentiamo in altre parole, attivando tutte le possibilità offerte anche dagli organismi sovrastrutturati come in questo caso la Regione , di farci carico delle esigenze di questi cittadini, dando un supporto non assistenziale, bensì basato sul lavoro. In questo modo renderemo anche un servizio all’intera collettività grazie alle prestazione eseguite da tali lavoratori”.

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