Gli agenti della Questura di Avellino ha dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere e degli arresti domiciliari emessa dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli – a seguito di un’inchiesta condotta dal pm Francesco Soviero e coordinata dal procuratore aggiunto anticamorra Giuseppe Borrelli – nei confronti di amministratori (in passato e attualmente in carica), funzionari comunali e vigili urbani, ma anche imprenditori e pregiudicati locali, del comune di Pago del Vallo di Lauro.
In particolare, sono stati acquisiti concreti elementi in ordine ai delitti di abuso d’ufficio, concussione, estorsione, aggravati dall’ utilizzo del metodo mafioso. Di particolare rilievo appaiono le intercettazioni ambientali nell’ufficio del sindaco e nell’ufficio tecnico, che hanno consentito di registrare – quasi in presa diretta – la commissione dei gravi reati contestati.
Secondo quanto ritenuto dal gip, le indagini, svolte in un primo tempo nei confronti dei fratelli Vitale, all’epoca legati al clan Cava, e poi estese nei confronti di alcuni amministratori del comune di Pago del Vallo di Lauro, hanno rivelato una stretta connessione tra funzionari comunali ed esponenti della criminalità locale ed hanno consentito di accertare profonde infiltrazioni camorristiche e condizionamenti nell’attività amministrativa e politica dell’ente locale da parte di Giulio Maffettone, esponente di rilievo del gruppo dei Cava, ucciso di recente in un agguato di natura mafiosa, e di Luigi Vitale. Su questi fatti si è poi focalizzata l’attenzione degli inquirenti.
In particolare, sono stati acquisiti elementi relativi ai reati di abuso d’ufficio, concussione, estorsione, aggravati dall’utilizzo del metodo mafioso. D’altronde, l’infiltrazione della criminalità di tipo mafioso nel Vallo di Lauro, e più specificatamente nei comuni di Quindici, Lauro e Pago del Vallo di Lauro, è segnalata da oltre un trentennio sulla base di specifiche risultanze investigative. Ed infatti, l’amministrazione del comune di Pago del Vallo di Lauro, anche allora guidata dall’ex sindaco Corcione, nel 2005 è stata sciolta per infiltrazioni camorristiche.
Le indagini, svolte tra la fine del 2012 e la fine del 2015, si sono concretizzate, principalmente, in attività tecniche di intercettazione, nell’esame di documentazione e nell’assunzione di dichiarazioni da parte di vittime, testimoni e collaboratori di giustizia.
Di particolare rilievo appaiono le intercettazioni ambientali nell’ufficio del sindaco e nell’ufficio tecnico. Esse hanno consentito di ‘registrare – quasi in presa diretta – la commissione dei gravi reati contestati. Ed invero, dell’ascolto di queste sono emersi le frequentazioni, i rapporti di contiguità tra alcuni amministratori della passata amministrazione comunale (nel giugno 2016 ci sono state le nuove elezioni) e funzionari pubblici con pregiudicati, le richieste di denaro o di altri beni, le intimidazioni e le pressioni nei confronti delle vittime, il condizionamento dell’attività amministrativa, i progetti illeciti e la volontà degli amministratori di utilizzare la cosa pubblica per fini personali, le ingerenze da parte della criminalità organizzata tali da determinare una alterazione del procedimento di formazione della volontà degli organi elettivi e amministrativi e da compromettere il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione, il controllo del territorio.
Gli arrestati: sono Giuseppe Corcione, nato a Pago del Vallo di Lauro (Avellino) il 17.4.1955, misura cautelare della custodia cautelare in carcere; Luigi Vitale, nato a Pago del Vallo di Lauro (Avellino) l’8.7.1973, misura cautelare della custodia cautelare in carcere; Andrea Amoroso, nato a Pago del Vallo di Lauro (Avellino) il 12.7.1967; Luigi Scafuro, nato a Nola (Napoli) il 4.9.1972; Antonio Scafuro, nato a Nola (Napoli) il 15.9.1973; Francesco Scala, nato a Pago del Vallo di Lauro (Avellino) il 2.11.1966; Antonio Rega, nato ad Avellino il 18.10.1983; Carmine Bossone, nato a Pago del Vallo di Lauro (Avellino) il 30.7.1964; Luigi Scafuro, nato a Pago del Vallo di Lauro (Avellino) il 12.12.1957; Vincenzo Grasso, nato a San Paolo Belsito (Napoli) il 18.3.1980; Raffaele Scibelli, nato a Quindici (Avellino) il 18.1.1968. Tutti sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari.